È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL RICORDO DI CARMELA PETRUCCI IN QUESTO GIORNO
24 Nov 2012 14:11
Il 19 Ottobre scorso la conta si era fermata a cento. In questa data a Palermo si consumava la tragedia che ha lasciato sulla strada il cadavere di Carmela Petrucci, ragazza di appena 17 anni, trovata accoltellata nell’androne del civico 14 di via Uditore. Accanto a lei la sorella Lucia, appena maggiorenne, gravemente ferita alla schiena.
Carmela e Lucia stavano tornando a casa dopo essere state prese a scuola dalla nonna, non hanno, però, neanche avuto il tempo di citofonare, che si sono imbattute in un ragazzo di 22 anni, Samuele Caruso, non uno sconosciuto, ma un ex fidanzato di Lucia, la sorella maggiore, che con lui avrebbe intrattenuto una breve relazione. Dall’inizio del 2012, secondo Telefono Rosa, sono 100 le donne uccise. Si è passati da un omicidio ogni tre giorni registrato l’anno scorso, ad uno ogni due giorni. Nella maggior parte dei casi gli autori di questi delitti sono mariti, ex fidanzati, comunque persone nella cerchia affettiva delle mura domestiche.
Questo è sicuramente il caso simbolo che tutti noi in questa giornata ricordiamo. Oggi 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne come la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999 delle Nazioni Unite ha stabilito. L’Assemblea Generale dell’ONU ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell’Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà (Colombia) nel 1981.
Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio del 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.
Il 25 novembre 1960 le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. L’assassinio delle sorelle Mirabal è ricordato come uno dei più truci della storia dominicana.
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