IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PRENDE NETTA POSIZIONE

“Resto sorpreso e amareggiato dalla strumentalizzazione che si sta facendo anche in sede parlamentare all’Assemblea Regionale Siciliana per la chiusura della facoltà di Lingua e letteratura straniera dell’Università di Catania. Parlare di chiusura di Catania è inopportuno ed improprio perché ad onor del vero la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere è stata istituita a Ragusa con la convenzione sottoscritta il 5-6-1999 tra il Consorzio Universitario Ibleo e l’Università di Catania e solo successivamente un corso di laurea è stato istituito a Catania. Qual è il danno per Catania se in atto l’ateneo non ha alcuna Facoltà di Lingue e Letterature Straniere?”Così il presidente della Provincia Franco Antoci prende posizione dopo la discussione in aula ieri all’Ars sull’ordine del giorno proposto dai deputati Raia, Di Guardo, Arena, D’Asero. “Così come ha sottolineato a conclusione del dibattito parlamentare – aggiunge Antoci – anche l’assessore al ramo Mario Centorrino la competenza non è della Regione Siciliana ma delle Autorità Accademiche che elaborano il manifesto degli studi. Devo registrare con amarezza e imbarazzo come in pieno terzo millennio si facciano battaglie di retroguardia per il mantenimento o la chiusura di Facoltà universitarie. Mi ritengo offeso come rappresentante della comunità iblea che si possa far passare l’idea di una penalizzazione della popolazione studentesca catanese “costretta” a trasferirsi a Ragusa per studiare Lingua e letteratura straniera quando per decenni e decenni studenti della mia provincia abbiamo da sempre affrontato difficoltà logistiche e organizzative per studiare a Catania. Mi piace, infine, ristabilire la verità dei fatti: la facoltà di Lingue e Letterature Straniere è stata istituita a Ragusa, quindi, non confermarla qui sarebbe uno scippo per i nostri studenti e la nostra realtà. La vera sorpresa sarebbe questa e non la chiusura di Catania dove non è stata mai aperta e che potrà avere sempre un corso di laurea così come è avvenuto sino adesso”.

 

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