IL PRECARIATO VIENE ISTITUZIONALIZZATO ANCHE A RAGUSA “FINALMENTE”

Dopo i miei infiniti solleciti inviati all’Ente Bilaterale del Terziario costituito da oltre due anni in provincia di Ragusa, ma mai attivato, pare che l’altro ieri si siano risvegliati i fautori di detto Ente, ovvero l’Ascom prov.le e la triplice sindacale, sottoscrivendo un accordo, a loro dire “storico” per la Provincia di Ragusa, basandosi su un percorso univoco. Riguardo all’univocità del percorso, il segretario provinciale terziario e commercio, Giorgio Iabichella, non ha dubbi, visto che ha deciso solo la parte datoriale, mentre sulla straordinarietà dell’accordo non ha alcun problema a dire che si tratta di uno scandalo! A parte alcuni tratti dell’accordo integrativo territoriale, previsto dal nuovo CCNL, – afferma Iabichella – mi sento di dover precisare che il raggiungimento di un accordo, che consentirà alle aziende locali di poter applicare contratti inferiori alle 16 ore settimanali, è tutt’altro che soddisfacente, poiché non fa altro che aumentare legittimamente il precariato già presente massicciamente anche in provincia di Ragusa. Vuol significare che verranno stipulati dei contratti di 6 o 8 ore settimanali, consentendo ad un datore di lavoro di avere molti più dipendenti, mantenendo sempre gli stessi costi, anzi a volte risparmiando sulle contribuzioni e, a mio dire, danneggiando l’economia locale, visto che nessun lavoratore o lavoratrice avrà più uno stipendio dignitoso. Aumenterà l’instabilità e l’insicurezza nelle migliaia di famiglie che oggi vivono lavorando nel mondo del commercio, – continua Iabichella – poiché avranno contratti a tempo determinato e ridotti a pochissime ore settimanali con il timore di sentirsi dire “fai quello che dico altrimenti non ti rinnovo il contratto o non ti aumento il numero di ore”. Difatti citano << …verificato il grado di professionalità raggiunto dal lavoratore..>>, ciò vuol dire che se prima avevano qualche difficoltà nel licenziare un lavoratore dopo il cosiddetto “periodo di prova” previsto da tutti i CCNL vigenti, adesso possono farlo “fuori” in qualsiasi momento, e quindi esigo che qualcuno mi spieghi quale sia la straordinarietà di un accordo integrativo territoriale, che va’ solamente contro i diritti dei lavoratori e che lede la loro dignità  nella società civile ragusana.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it