“IL PICCOLO PD PERSONALE DEI (3 o 4) BATTAGLIA BOIS AND GIRLS”

Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere ; poteva dircelo, Senatore. Poteva dircelo che voleva un giocattolino tutto per se e i suoi compagnetti, avremmo cercato di accontentarLa. Il PD – quello vero – è un grande partito inclusivo,contenitore a volte, e da qualche tempo ci sta dentro di tutto, figurati se non si sarebbe riuscito a trovarLe una collocazione degna del Suo rango e del Suo passato.Lei  si sarebbe così evitato di tessere per mesi trame degne del peggio della I Repubblica, fare conti, alleanze più o meno (politicamente) confessabili e confessate, strategie di finissima politica nel più puro stile postdemocristiano. Si sarebbe soprattutto evitata, dopo le varie puntate provinciali, la farsa finale della commedia dell’assurdo politico che Lei e i Suoi sodali da mesi state portando avanti, per pura e semplice autoreferenzialità, dato che nel Partito e nella Città, per dirla con un eufemismo, non vi si fila per niente. Non si può nemmeno parlare di triste caduta degli Dei, dato che nell’Olimpo della politica ancorchè locale nessuno dei due o tre amichetti che Le sono rimasti è mai entrato. Lei lo ha un poco annusato, ma il consenso dell’elettorato, questo ingrato, le è venuto però a mancare, rendendola ormai triste replica politica di se stesso e per se stesso. E poi che ingrato, Senatore, al boy e alla girl più fedeli non ha lasciato che le briciole, relegandoli o a segretario di scorta o a vice dimissionaria Questi mesi di trame più o meno oscure adesso hanno portato a questo ; l’elezione-farsa uno pseudo segretario cittadino di una Unione fantasma , autoproclamata da un circolo su tre e mai certificata da alcuna commissione,che rappresenta solo se stesso e pochi intimi e (speriamo di no) parlerà a nome di un partito e di una base che non lo riconosce e non lo ha eletto, anzi, lo considera il vero fattore (di)rompente e frenante della crescita e dell’ammodernamento che per il PD ragusano necessita come l’aria . In tutta questa miseria, una consolazione. Il PD qui a Ragusa non è Lei, per fortuna ; è la gente, sono i militanti, i tesserati e i dirigenti locali che non cercano medagliette da appuntarsi, vedono la politica come impegno civile e non come una lotta per le investiture. Se aprirà gli occhi si renderà conto che sono in molti, in tanti, e, soprattutto non vogliono Lei come Segretario di una presunta Unione Comunale che al momento esiste solo nell’immaginazione di chi, come Lei, vede la politica come un ring dove eliminare chi non si allinea o non obbedisce, avversario o compagno di partito. Siamo nel 2015, Senatore. La festa è finita.

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