IL PADUA SI RINFORZA

Con il campionato di serie C non ancora del tutto chiuso, anche se il Padua sembra ormai imprendibile, la dirigenza della società iblea, a dispetto di ogni rito scaramantico, si muove già in ottica play off, e lo fa accogliendo nell’organico della prima squadra quattro nuovi giocatori.

Ciccio Schininà, team manager biancazzurro: «Forti dell’esperienza dello scorso anno, quando siamo arrivati alla fase decisiva con tanti infortunati e con i titolari “alla frutta” per le troppe partite giocate durante la stagione, questa volta non vogliamo lasciare, nel limite delle nostre possibilità, nulla al caso. Per questo abbiamo ampliato la nostra rosa, dando così a coach Vinti la possibilità di poter schierare diverse formazioni, e tutte di alto livello».

Nei giorni scorsi si sono accasati alla corte paduina il mediano di mischia Simone Moscuzza, la seconda linea Giuliano Guastella e “l’uomo per tutti i ruoli” Marco Battaglia. C’è stato poi il gradito ritorno di Vincenzo Macauda, un pilone che, quand’è in forma, riesce da solo a tenere in piedi un’intera mischia.

Proviamo allora a conoscere i nuovi paduini, iniziando dal più giovane, Simone Moscuzza. 20 anni, mediano di mischia, siracusano, Simone ha giocato per tre stagioni con il Syrako Siracusa ma da quest’anno, trasferitosi a Ragusa per frequentare la facoltà di lingue, si è allenato con la prima squadra del Padua e adesso ha accettato l’offerta che gli è stata fatta dalla squadra iblea: «Sono felice di entrare a pieno titolo nell’organico del Padua, anche perché qui mi sono trovato bene, sia con i ragazzi, che hanno tutti più o meno la mia età, sia per il gioco, dinamico e “fresco”. Spero di crescere parecchio durante la mia permanenza a Ragusa».

Quello di Giuliano Guastella, 25 anni, è invece un ritorno. Ha giocato nelle giovanili del Padua e poi ha lasciato. Adesso ritorna, evidentemente il richiamo di questo sport è più forte di ogni cosa, e con il metro e novanta di altezza, può essere un valido elemento sia in mischia che in touche.

Per Marco Battaglia, 24 anni, un’esperienza la scorsa stagione con l’Amatori Catania, si tratta invece di un “ricongiungimento” familiare. Suo fratello Andrea gioca da inizio stagione con la maglia biancazzurra del Padua e lui non ha resistito alla lontananza. Si tratta di un giocatore versatile, che può essere impiegato sia da terza linea che da centro o ala. «Non ho problemi, dove mi mettono gioco». Insomma, un giocatore utile che darà allo staff tecnico paduino più opzioni sia in mischia che nei trequarti.

Infine c’è Vincenzo Macauda, il pilone che ha vestito la maglia del Padua fino a due anni fa, quando ha deciso di appendere le scarpe bullonate al fatidico chiodo. «In questi anni il rugby mi è sempre mancato. Adesso, vedere i miei compagni giocare a questi livelli mi ha fatto scattare qualcosa dentro che mi ha spinto a rifare il borsone e presentarmi nuovamente al campo per gli allenamenti». Un ritorno che, in considerazione dell’esperienza accumulata in tanti anni di gioco, può tornare utile alla causa paduina. «Penso di poter dare una mano in vista dei play off anche perché partite ne ho giocate tante… non sono proprio l’ultimo arrivato… credo di poter dare una mano anche restando a sostegno dei piloni che hanno giocano l’intera stagione. Ma prima devo rientrare in forma, ritornando ai miei livelli di gioco. Le prossime settimane mi serviranno per questo».

 

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