Il lotto autostradale 9 Modica-Scicli si farà. Parola dell’assessore regionale Aricò

Convocato in seduta aperta il Consiglio comunale di Scicli ha permesso di conoscere il destino del Lotto 9 dell’autostrada Siracusa-Gela che dovrebbe collegare, su un percorso di 11 chilometri, le città di Modica e di Scicli. L’assessore regionale Aricò questo pomeriggio a palazzo di città ha parlato in apertura dei lavori d’aula davanti ad un’affollata platea composta da parlamentari regionali, sindaci, consiglieri comunali, esponenti di partiti e movimenti politici, di organizzazioni ed associazioni di categoria e cittadini. In tutti la curiosità di cosa avrebbe detto l’assessore della giunta Schifani per rassicurare che l’autostrada, per la cui costruzione esattamente un anno fa era stata avviata la procedura di esproprio dei terreni che saranno attraversati dall’infrastruttura, non si fermerà a Modica. Al fianco di Aricò a Scicli anche il direttore del Cas, Filippo Nasca. 

Chiarimenti ed assicurazioni messi sul tavolo con franchezza dallo stesso assessore regionale alle infrastrutture.

“Il lotto 9 è prioritario rispetto alle altre opere pubbliche – ha detto – mi chiederete perchè allora si è arrivato a questo. Perchè il finanziamento precedente non era bastevole. Quei fondi di 350 milioni di euro erano stati reperiti nel Fondo Sviluppo e Coesione 2021/2027. Nel 2013 era stato redatto un progetto per un importo di 398 milioni di euro – ha detto l’Assessore regionale Maurizio Aricò – dopo nove anni i costi sono aumentati per cui si è proceduto ad una rimodulazione della spesa prevista, tenendo conto dell’aumento del 30 per cento dei costi di costruzione. Il 5 luglio del 2022 il progetto esecutivo rivisitato è stato trasmesso, per l’approvazione, al Consiglio superiore dei lavori pubblici comprensivo dello schema di fattibilità con l’aumento dei costi dell’opera. Questo organismo, cioè il Consiglio superiore dei lavori pubblici, si esprimerà sullo schema di fattibilità tecnica ed economica rispetto ai nuovi importi che sono stati calcolati sotto i 500 milioni di euro. L’impegno che assumo a nome del governo è chiaro e continueremo a sostenere il Cas così come è stato fatto dal precedente governo – ha concluso Aricò – appena avremo il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici, che credo possa arrivare nell’arco di alcune settimane, e non appena sarà programmata la spesa dei Fondi di Coesione potremmo appaltare l’opera. Da quanto mi dicono i vertici del Cas si potrebbe attivare, al fine di un’accellerazione, un appalto integrato per accorciare i tempi dell’aggiudicazione. In quest’aula, oggi, abbiamo scritto una bella pagina di democrazia partecipata”.

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