Il centro destra unito potrà tornare a vincere in Sicilia

La politica di Forza Italia in Siiclia inizia a delinearsi. Se un
uomo dal calibro dell’On Nino Minardo, con la sua prima dichiarazione politica
dopo in rientro in Forza Italia, dice, o meglio scrive certe cose, un senso
politico c’è di certo e  tentando di
leggere oltre le righe, lo si individua senza grandi difficoltà. Il centro
destra in Sicilia, dopo la fallimentare esperienza di governo in  questi quattro anni  del centro sinistra , può tornare a vincere
certamente. La condizione però è soltanto una: Unità. E questa unità occorre
iniziarla a predicare  tutti quanti
indistintamente. E’  poi necessario  attuarla in sede di contrattazione politica
per la individuazione  delle forze che
dovranno far parte del vecchio/nuovo centrodestra e per il passaggio successivo
che è dato dalla individuazione del candidato alla carica di Presidente della
Regione. Il  primo a dare l’esempio  è lo  stesso Miccichè il quale, pur non facendo mistero
del fatto che vedrebbe bene come candidata alla carica di Presidente, l’ex
Ministro Prestigiacomo, non esclude addirittura convergenze ampie su Musumeci che
già da tempo è in campagna elettorale per la corsa a Presidente. In questa
ottica fatta di unione e non di divisione si inserisce, come dicevamo la prima dichiarazione
politica pubblica dell’ormai forzista, anche se nell’animo lo è sempre stato,
On. Nino Minardo.  “La disastrosa
condizione in cui versa la Regione impone a quanti ambiscono a governarla,
nell’imminente futuro, di ricercare la costruzione di coalizioni quanto più
ampie ed inclusive, privilegiando gli elementi che uniscono, rispetto a quelli
che dividono, afferma l’On Minardo. E’ anche
arrivato il momento di mettere da parte risentimenti personali e di guardare al
futuro con ottimismo ed una rinnovata lealtà: quei valori che hanno consentito
al centrodestra di vincere con continuità in Sicilia  fino al tragico
avvento di Crocetta. Per queste ragioni
ho molto apprezzato il lavoro di Gianfranco Miccichè, volto a ricercare le
condizioni necessarie per allargare la coalizione a movimenti ed elettorato
che, delusi o sfiduciati, si erano temporaneamente allontanati dall’alveo della
coalizione, pur mantenendo una netta e chiara connotazione ideale compatibile
con i principi programmatici che intendiamo porre alla base del nuovo progetto
di governo per la Regione.
Un progetto innovativo ma inclusivo, che lavori
per un’unità vera e non solo formale dell’area moderata di centrodestra,
tradizionalmente maggioritaria in Sicilia, capace di salvaguardare e
privilegiare le proprie energie migliori, a partire da quanti, da tempo,
come  l’On.Musumeci ed il suo movimento, hanno condotto una dura battaglia
di opposizione a questo fallimentare governo di sinistra.
I siciliani richiedono chiarezza, e la
richiedono subito, tanto più se il Pd decidesse, come ventilato da più parti,
di staccare la spina a Crocetta e trovare un accordo per le sue dimissioni
anticipate. Fare presto e bene, avere un occhio di riguardo per quanti possono
essere un autentico valore aggiunto, sono gli elementi fondamentali per
consentire alla Sicilia di evitare derive populiste e nel contempo relegare
all’album dei pessimi ricordi l’attuale governo.” Prove tecniche di centro destra in Sicilia che, ricordiamo è stata sempre una regione laboratorio politico. Se si vince qui si vince nel retso d’Italia. 

 

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