È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL CANTAUTORE SICILIANO DI ZELIG SI RACCONTA
22 Mag 2010 16:11
Giovedì scorso il Black Out di Modica ha ospitato un concerto di Roy Paci, cantautore siciliano reso noto grazie alla trasmissione Zeling. Stile inconfondibile con quel tocco di sicilianità , quei virtuosismi con la tromba lo rendono inconfondibile. Questa volta il cantautore siciliano, oltre a farci ascoltare alcuni pezzi contenuti nell’ultimo album Latinista , si racconta. Questa scelta nasce dalla voglia di avere un rapporto diretto con il pubblico per questo ama fare degli incontri nelle città d’Italia, solitamente durante happy award. Roy Paci, inizia ad accostarsi alla musica alla tenera età di 5 anni, prima impara a suonare il pianoforte , poi si rende conto che non è uno strumento affine a lui. Entra a far parte del corpo bandistico del paese, impara a suonare la tromba. “ La banda musicale da sempre ha creato dei grandi musicisti- così ci racconta Roy Paci- Le bande non si esibiscono su un palco ma tra la gente , questo permette di ascoltare la musica in modo diretto. Ho deciso di fare il musicista dopo che ho provato cosa significa il duro lavoro”. Ci racconta come i suoi genitori, musicisti, hanno influenzato le sue scelte musicali. La canzone che preferisce è Almeno tu nell’universo scritta da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio nel 1972 e interpretata da Mia Martini. La serate ha preso il via con il singolo Bonjour Bahia, scritto a 4 mani con Jovanotti . Quella di Jovanotti non è l’unica collaborazione illustre presente nell’album. Ci sono infatti anche Caparezza e Eugene Hutz dei Gogol Bordello. “Latinista è un evidente riferimento all’interesse verso la musica latina che da sempre è al centro della ricerca musicale – spiega Roy Paci- un riconoscimento al latino in quanto nostra lingua madre. È stato interessante anche giocare con alcune innovazioni all’interno della nostra musica stessa. Per esempio avere un utilizzo più spietato di chitarre, dare un taglio un po’ più rock al progetto stesso era una delle prerogative che mi ero prefissato di dare .Con alcune fusioni di lingue e suoni diversi che rendono il disco molto ricco e imprevedibile”. (Elisa Ragusa)
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