IL CAMPO DI BOCCE AL PETRULLI. UN IMPIANTO APERTO DUE GIORNI L’ANNO

Per quali strani e reconditi motivi il campo comunale di atletica leggera di contrada Petrulli sia da sempre maltrattato dai proprietari (i vari assessori allo Sport che si sono succeduti da quando l’impianto è stato costruito), io non saprei. E non ho interesse a conoscerli (rischierei di considerare ancora peggio quella classe politica locale che di suo mi è già fortemente antipatica e comunque estranea).

Di certo appare una struttura dalle enormi potenzialità sempre represse. Da qualche anno lo sfruttano anche le locali squadre di rugby (il campo loro destinato in via Forlanini è stato aperto chiuso aperto chiuso aperto e richiuso decine di volte per fare il manto verde) e poi gli appassionati di corsa che ne calpestano la pista in tartan ormai irrigidito e in diversi punti anche fessurato. Ma con tutti i suoi guai il Petrulli rimane un impianto sportivo frequentato sempre e da tanti cittadini che condividono lo sport all’aria aperta.

Dopo anni sono tornato al Petrulli (per fare sei giri di campo e poi fermarmi causa invasione di acido lattico) e ho scoperto, e ne sono felice, che dietro la tribunetta esistono quattro campi per il gioco delle bocce. Tre di loro in terra battuta ed uno in quarzo (o qualcosa di simile, che forse doveva diventare la pista “professionale”). Le bocce, lo sanno anche i bambini, è uno di quegli sport altamente diffusi tra tutte le fasce sociali (non costa praticamente nulla) e d’età (può giocarci chiunque sia in grado di stare in piedi), e di elevate capacità relazionali.

E allora: c’è al Comune di Ragusa qualcuno (in attesa delle prossime elezioni amministrative dell’aprile 2013 e quindi di un nuovo assessore mi rivolgo ai dirigenti e ai funzionari) che saprebbe dirmi perché anche quelle semplici, economiche, lineari piste da bocce sono abbandonate? Erbacce e fossi. Non si è in grado di tenerle bene? Non è possibile affidarle a qualche società sportiva? Non siamo e mai saremo in grado di fare il nostro lavoro? È possibile oppure no che in questa che è la città più grigia del mondo l’atletica (sostanzialmente il podismo) è riuscita a farsi strada dilettantisticamente tra tanti sport professionali e per altri non siamo in grado? Fossi un candidato a fare il prossimo sindaco di Ragusa (nessuna paura, non ci penso nemmeno, e comunque durerei un mese, il tempo di farmi prendere a calcinculo dai funzionari, i veri padroni del Municipio) prenderei spunto dai campi di bocce del Petrulli: sport sano, sport per tutti, a cura del Comune. Lo slogan lo regalo, a patto che non se ne appropri qualche geniale creativo che invece avanzerà regolare fattura.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it