IL BENESSERE E LE BIOSICUREZZA NEGLI ALLEVAMENTI

Si è conclusa il 20 giugno 2014 la prima edizione (la seconda verrà svolta nel mese di ottobre p.v.) di un corso di formazione per i Medici Veterinari e Tecnici della Prevenzione dell’ASP di Ragusa dal titolo. “Il benessere e la biosicurezza negli allevamenti bovini ed avicoli”.

Il corso, accreditato per gli ECM, ha visto come relatori i Dott.ri Farina Gaetano, Lo Magno Giorgio, Messina Antonello e Scribano Paolo, ed è stato svolto presso una azienda zootecnica bovina con indirizzo produttivo latte e due avicole una di polli da  carne ed una di galline ovaiole.

Gli argomenti trattati, per l’appunto la biosicurezza ed il benessere animale, sono tra quelli che oggi la Comunità Europea ha posto tra gli obiettivi primari nel campo zootecnico e della sicurezza alimentare.

Per far rispettare i regolamenti europei in materia, la Commissione Europea, non solo ha fissato delle sanzioni per chi non li rispetta, ma con la Politica Agricola Comunitaria (PAC Reg. CE 1782/2003) ha stabilito che l’erogazione diretta (pagamenti diretti dalla Comunità al produttore primario) di contributi economici all’allevatore, avvenga a condizione (condizionalità) che vengano rispettati i criteri gestionali obbligatori ( CGO) cioè le norme.

Discutendo di biosicurezza si è affrontata la tematica relativa alla farmacosorveglianza e all’uso improprio o eccessivo dei farmaci sia in campo veterinario che umano.

E’ stato accertato che detto uso, negli anni, si è tradotto nella nascita del fenomeno dell’antibiotico resistenza, cioè nella capacità del batterio di resistere all’azione degli antibiotici.

I dati non propriamente ottimisti, forniti dall’Agenzia Europea per il controllo e prevenzione delle malattie infettive di Stoccolma (ECDC), la quale gestisce una rete europea per il monitoraggio dei batteri all’antibiotico resistenza, per l’Italia nel  2011 sono tra gli altri:

una prevalenza del 38% di ceppi Stapylococcus aureus meticillino-restenti

una prevalenza del 41% di ceppi di E. Coli resistenti ai fluorochinoloni

una prevalenza del 21% di ceppi di pseudomonas aeruginosa resistenti ai carbapenemi

una prevalenza del 27% di ceppi di Klebsiella pneumoniae resistenti ai carbapenemi

Si è raggiunto cioè un livello di antibiotico resistenza notevole, non solo in l’Italia ma anche in ambito Comunitario,   nei confronti di antibiotici di ultima scoperta come le cefalosporine di 4° e 5° generazione, i fluorochinoloni e i carbapenemi.

Anche il settore della sicurezza dei mangimi è stato affrontato, perché una cattiva alimentazione degli animali, si traduce in un danno prima nei confronti degli animali con la comparsa di  immunodepressione che li rende molto sensibili all’attacco di batteri e virus e dopo in una diminuzione sia delle produzioni zootecniche che della  sicurezza alimentare, sicurezza che  deve essere garantita ed affermata principalmente nella produzione primaria.

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