I siciliani che arrivano da Malta devono fare la quarantena. I turisti maltesi no. Dipasquale: “Assurda ordinanza di Musumeci”

“Purtroppo, insieme all’incremento del numero dei contagi in Sicilia (ci auguriamo tutti, ovviamente, che si fermi) sono tornate tutte quelle azioni errate e ricche di improvvisazione che il Governo Musumeci ci ha già mostrato durante la prima fase dell’emergenza Coronavirus”. Lo dichiara l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico e segretario alla presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana.

“Vero è che ognuno di noi deve impegnarsi e fare la propria parte per tentare di contenere la diffusione del virus – continua Dipasquale – ma è anche vero che il presidente della Regione deve piantarla di decidere in totale autonomia su questioni così importanti, confrontandosi solo con l’assessore alla Salute Razza, il quale, visti i risultati disastrosi nella gestione dell’emergenza, non ci ispira particolare fiducia.

Musumeci e Razza sono riusciti a creare una nuova aberrazione: non solo i residenti in Sicilia che hanno soggiornato all’estero devono sottoporsi a tampone, misura comprensibile e prevista dall’ultimo DPCM, ma chi viene da alcuni stati in particolare (per esempio Malta, Grecia e Spagna) dovrà fare due settimane di quarantena quando, invece, chi viene in Sicilia per turismo, a prescindere dal luogo di provenienza, deve essere sottoposto solo al tampone.

Innanzitutto andrebbe ragionato con il Governo nazionale come gestire i tamponi per chi viene dall’estero, considerando che solo a Pozzallo ci sono circa 800persone al giorno che vanno e vengono da Malta, molte delle quali residenti in Sicilia che si recano lì per lavoro. Già questo aspetto appare davvero una questione da approfondire molto meglio. Poi l’aberrazione: i residenti che tornano dall’estero dovranno fare la quarantena e i turisti invece no. Queste sono le bizzarrie che un Governo poco lungimirante è capace di fare, soprattutto quando, su temi simili, non si confronta con tutte le forza politiche presenti al Parlamento Siciliano. Posso garantire che qualche suggerimento glielo avremmo dato ne se avessimo avuto la possibilità”.

“Chiedo a Musumeci di rivedere l’ordinanza – conclude Dipasquale – e di concordare le proprie azioni con il Governo nazionale. Già Musumeci e Razza sono riusciti a mettere a rischio il sistema dei tamponi, con quest’ultima ordinanza, invece, si è completata l’opera… l’Opera dei Pupi”.

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