I rifiuti scomparsi: 13.000 tonnellate a fine 2019. Dove sono finiti?

L’introduzione della Raccolta Differenziata porta a porta in quasi tutti i comuni della provincia di Ragusa , oltre a far conseguire il ragguardevole risultato del 58,22% nello scorso mese di giugno, ha comportato la riduzione di oltre 6.000 tonnellate di rifiuti nei primi 6 mesi del 2019 rispetto all’analogo periodo del 2018. Se l’andamento proseguirà inalterato per i restanti mesi dell’anno, nel 2019 in provincia risulterà una minore produzione di rifiuti di oltre l’8,7% che, depurato dell’1,5% collegato al ciclo economico negativo, porterà la riduzione al 7,2% pari a quasi 13.000 tonnellate di rifiuti.

Considerato che in provincia non c’è traccia di alcuna politica di riduzione dei rifiuti nell’ultimo anno la conclusione non può che essere una: i rifiuti che mancano rispetto al 2018 sono quelli abbandonati sia nei centri urbani che , soprattutto, lungo le strade extraurbane dove hanno dato luogo alle migliaia di microdiscariche abusive che sono sotto gli occhi di tutti. Con quello che ne consegue in ordine al decoro di una provincia che ambisce ad uno sviluppo basato sul turismo e sulla valorizzazione di beni naturali, culturali e paesaggistici. I motivi di questa drammatica situazione di carattere ambientale possono essere ricondotti a :
1. Presenza di un significativo numero di utenti TARI sconosciuti alle amministrazioni comunali e quindi evasori della tassa sui rifiuti. Questi nel passaggio dalla raccolta stradale con cassonetti al porta a porta con bidoncini personali, si sono ritrovati senza attrezzatura per il conferimento dei rifiuti e conseguentemente li abbandonano. Ciò o è avvenuto per scelta deliberata, oppure per carenze nella distribuzione dei contenitori da parte dei gestori del servizio, come nel caso di Ragusa. Basterebbe che le amministrazioni comunali incrociassero i dati della TARI con quella dell’anagrafe comunale ai fini IMU e con le utenze elettriche per stroncare il fenomeno. Oggi questa situazione comporta una spesa aggiuntiva per i cittadini onesti che pagano : il costo diretto per la raccolta dei rifiuti abbandonati e il costo indiretto come danno di immagine per il territorio;

2. Scarsa, a volte assente, comunicazione ambientale sia per quanto riguarda il corretto conferimento dei rifiuti sia per quanto riguarda l’illustrazione ai cittadini del danno provocato loro dall’evasione della tassa rifiuti e dal conseguente abbandono dei rifiuti;
3. Scarsa efficacia delle sanzioni relative agli abbandoni dei rifiuti .

Tutte le Amministrazioni Comunali della provincia di Ragusa hanno finalmente capito, dopo decenni che Legambiente lo propone, che solo la raccolta differenziata porta a porta fa diminuire i rischi di crisi ambientale; ora devono capire che solo colpendo gli evasori TARI e imponendo ai gestori del servizio rifiuti il rispetto rigido dei capitolati d’appalto si può sconfiggere la piaga delle discariche abusive dei rifiuti solidi urbani.

VARIAZIONE RIFIUTI NEL PERIODO MAGGIO 2018 – MAGGIO 2019
COMUNI %
Acate – 3,71
Chiaramonte Gulfi – 28,72
Comiso + 0,68
Giarratana – 21,47
Ispica – 25,15
Modica – 14,35
Monterosso Almo + 15,57
Pozzallo – 8,13
Ragusa – 5,73
Santa Croce Camerina – 21,76
Scicli – 2,57
Vittoria – 5,63
Provincia – 9,07

La riduzione coincide in tutti i comuni con l’introduzione del servizio di raccolta porta a porta

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it