I CONSIGLIERI DEL M5S RINUNCIANO AL GETTONE DI PRESENZA PER LE SEDUTE A “VUOTO”

I sottoscritti consiglieri comunali del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle.

a seguito dell’esito della seduta di Consiglio Comunale del 12 settembre, si sono riuniti per esaminare la situazione persistente per i lavori d’aula.

Nulla da eccepire sui numeri risicati della maggioranza che, fino a questo momento, ha appoggiato l’amministrazione del Sindaco Federico Piccitto.

Nessuno può negare che, in assenza anche di un solo consigliere pentastellato, viene a mancare la maggioranza; con meno di sedici consiglieri, la metà + uno dei trenta componenti il civico consesso, non c’è nemmeno il numero legale per consentire il regolare svolgimento della seduta.

Questa condizione, ancorchè teoricamente ineccepibile, secondo le consuetudini della politica, non può essere utilizzata in maniera strumentale dalle opposizioni, puntualmente, per dimostrare che il Movimento 5 Stelle non ha la maggioranza in consiglio se i consiglieri delle minoranze abbandonano l’aula.

Adottare la strategia di chiedere il numero legale, abbandonando contemporaneamente la seduta, può essere accettata come strategia di una volta, come strumento per evitare, temporaneamente, l’approvazione di atti non condivisi o graditi.

Ma non consentire il regolare svolgimento di una seduta che all’Ordine del Giorno prevede l’esame di 4 ordini del giorno e un atto di indirizzo, dei quali cinque atti quattro sono a firma di componenti le opposizioni, sembra un’azione plateale e del tutto pretestuosa, in linea con le dissennate strategie che hanno contraddistinto l’azione delle minoranze in questi tre anni di sindacatura.

Ribadiamo, con convinzione, l’assoluta legittimità regolamentare dell’atteggiamento delle opposizioni, ma comprendiamo anche che la gente avverte una sensazione di fastidio di fronte a comportamenti che, in ogni caso, nulla hanno a che fare con l’interesse della collettività e con il bene comune tanto sbandierato dalle forze di opposizione.

In particolare, come è stato anche rilevato da alcuni organi di stampa, ne viene fuori che una semplice seduta di consiglio comunale, dedicata a ordini del giorno e atti di indirizzo, salta per le esibizioni politiche orchestrate da abili regie per trovare momentanei spazi di visibilità.

Ma provocare il rinvio della seduta, prima di un’ora e poi di 24 ore, ha dei costi per l’ente comunale, ma, soprattutto, il rinvio si traduce in un doppio gettone di presenza, senza che sia nemmeno certo l’esame di tutti gli atti all’ordine del giorno.

Un escamotage per moltiplicare il numero delle sedute, con la scusa di dimostrare che non c’è la maggioranza, una comoda strategia per fare cassa.

In tal senso, i sottoscritti consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle hanno deciso, intanto di rinunciare al gettone di presenza della seduta di lunedì 12 settembre, riservandosi di analizzare meglio la problematica per cercare di trovare rimedio ai giochi delle opposizioni, ripetiamo pur sempre legittimi.

L’intendimento, scaturito dal sentire comune di tutti i consiglieri del Movimento 5 Stelle, è quello di fissare una regola, secondo la quale, per tutte quelle sedute aperte e chiuse per mancanza del numero legale, anche successivamente alle comunicazioni, prima di avere iniziato la trattazione dei punti all’ordine del giorno, i consiglieri del Movimento 5 Stelle rinunciano al gettone di presenza.

Maggiori particolari sulle decisioni che saranno definite per il futuro, saranno comunicate tempestivamente agli organi di stampa, fermo restando la rinuncia al gettone per la seduta di ieri lunedì 12 settembre.

 

 

 

 

 

 

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