I CARABINIERI ARRESTANO A POZZALLO UN GIOVANE DI 26 ANNI

Nel corso della mattinata odierna il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica ha convalidato l’arresto operato due giorni or sono dai carabinieri di Pozzallo a carico di C.G. – 26 enne pozzallese, accusato di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Nel corso del pomeriggio del 14 settembre i militari della Stazione di Pozzallo si sono presentati presso l’abitazione del giovane con l’intento di effettuare una perquisizione finalizzata alla ricerca di droga.

Giunti sul terrazzo di casa i Carabinieri si sono trovati nel bel mezzo di un vero e proprio orto botanico con decine e decine di piante alimentate da un tanto elementare quanto efficace impianto di irrigazione. Peccato che si trattasse di piante di marijuana.

Ben curate, alimentare ed in parte già destinate alla successiva essicazione sono state rinvenute e sottoposte a sequestro 33 piante di marijuana la cui misura variava tra i 10 cm ed 1 metro e coltivate con modalità tipiche di una coltivazione idroponica. Questo tipo di coltura prevede che la coltivazione della pianta avvenga fuori dal suolo. La terra è sostituita da un substrato inerte (argilla espansa, vermiculite, fibra di cocco, lana di roccia, ecc.). La pianta viene, quindi,  irrigata con una soluzione nutritiva composta dall’acqua e dai composti (per lo più inorganici) necessari ad apportare tutti gli elementi necessari assunti normalmente con la nutrizione minerale. Quello che più rileva è che la coltura idroponica consente produzioni controllate sia dal punto di vista qualitativo sia igienico-sanitario durante tutto l’anno.

Al termine della perquisizione il giovane è stato tratto in arresto con l’accusa di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente (art. 73 DPR 309/’90) ed accompagnato al carcere di Modica Alta.

Nel corso dell’udienza di convalida odierna il difensore di fiducia dell’arrestato ha chiesto il patteggiamento della pena. Il magistrato, accogliendo la richiesta, ha condannato il giovane “coltivatore” alla pena di 1 anno ed 11 mesi di reclusione.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it