Green pass, “no alla certificazione”. Manifestazione a Cagliari

“No green pass”. “Verità”. E ancora “Libertà” e “Vergogna”. Questi i cori scanditi da un centinaio di manifestanti -tutti senza mascherina protettiva- che da questa mattina sono riuniti sotto i portici del Consiglio regionale sardo per ribadire il loro “no” alla certificazione che testimonia l’avvenuta vaccinazione. “La libertà non si baratta”, si legge su uno striscione del comitato sa “Defenza”, uno degli organizzatori della protesta. E ancora: “Non ci arrenderemo mai, resisteremo alla dittatura fino alla morte”.

“Diciamo no al ricatto, alle discriminazioni e al green pass”, il messaggio contenuto nello striscione di Italexit -il movimento di Gianluigi Paragone- presente alla manifestazione con i suoi rappresentanti regionali. Un manifestante ha poi un cartello con la scritta in sardoá “Is pipius no si tocant” (I bambini non si toccano, ndr), un’altra alza la scritta “Vincerà la nostra umanità”.


Spiega alla “Dire” Valter Erriu, del comitato “Sa Defenza”: “Il green pass? Siamo tutti consapevoli che non si tratta di una questione sanitaria, ma solo politica. I partiti, ormai tutti, devono smetterla di discriminarci: noi siamo obiettori e ‘free vax’, ognuno deve poter fare quello che meglio crede, visto che il vaccino non è obbligatorio”.

Quindi Marcello Argiolas, responsabile regionale di Italexit: “Lo Stato deve riconoscere il diritto di non vaccinarsi. Nessuno qui dice che la pandemia non esiste, ma il governo non può calpestare in questo modo la nostra Costituzione. Io ho scelto ad esempio di non vaccinarmi con cognizione, da venti mesi alzo le mie difese naturali con metodi naturali”.

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