È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
GOSSIP! E CHE GOSSIP!!!
19 Ott 2012 15:20
Luca Arnaù è stato, fino ad oggi, e sottolineo letteralmente fino ad oggi, direttore del giornale Ora, uscito per la prima volta a Giugno dell’anno scorso. Mentre ci parla, infatti, i suoi impegni col giornale si vanno esautorando, ma non mancano, di già, le proposte alternative.
Luca, è un professionista abituato ad avere a che fare con le personalità evanescenti del mondo dello spettacolo. Un mondo nel quale ha affondato le proprie radici ma al quale è approdato dopo le più svariate esperienze.
La sua carriera inizia grazie alla richiesta di scrivere un articolo del giornalista Bottaro del Secolo XIX, continua con la redazione, per quasi tre anni, degli esiti dei consigli comunali.
Ad un certo punto il salto di qualità.
Il primo quotidiano popolare italiano, Fatti Nuovi, gli propone di corrispondere dal Kosovo per raccontare le atrocità della guerra. Sarà il Kosovo a determinare un imponente cambiamento di rotta. A Passo Marino, durante una visita ad un paesino appena bombardato dalle milizie cecene, si trova dinanzi le barbarie e l’efferatezza del massacro. Raccontandolo come se ancora lo vedesse, ci delinea l’immagine del corpo di un bambino, a pezzi, e lasciato lì, senza neanche la possibilità di ricevere una degna sepoltura.
Ecco perché, quando torna in Italia, decide di lasciarsi andare al disincantato mondo del gossip. Gli chiedo se non si è trattato di un passaggio doloroso e traumatico. Insomma, appare più che scontato chiedersi come si possa giustificare il trapasso da contenuti corposi e pesanti, come la guerra, ai temi intrisi di leggerezza e velleità degli scoop del tempo dei reality.
Con estrema naturalezza e sincerità mi dice che si è trattato, piuttosto, di un transito più che tranquillizzante. “Scriverei di duemila Ilary Blasi piuttosto che rivedere la scena di un bambino trucidato”, mi dice.
Arnaù, inizia a lavorare per Fabrizio Corona e, addirittura, lo definisce “L’università dell’informazione del gossip”. Effettivamente chi conosce Corona, anche solo per via degli scoop che lo hanno visto protagonista negli ultimi anni, a partire dalla complicata relazione con Belen, non può che concordare con tale descrizione. Un furbo che, però, è riuscito a crearsi un ingente bagaglio economico. Arnaù ci conferma che Corona è come lo si immagina, avvelenato dai demoni del denaro, della ricerca ossessiva di conferme, dagli eccessi e da un’amorale intrinseca.
Diventa direttore di “Eva2000” che, sostiene, “Esistendo dagli anni ’40, dovrebbe essere studiato all’Università come l’esempio più longevo di giornalismo da gossip”.
Luca, non ha peli sulla lingua, dialoga con disinvoltura regalandoci una serie di aneddoti inaspettati e, alla fine di quasi due ore, ci saluta dicendoci: “Non faccio altro che raccontare fiabe. La gente è stanca di sentire dei cattivi della politica, dell’anti fiaba all’italiana. Non è sempre un lavoro facile, ma lo faccio con scrupolo e con le dovute precauzioni. Anche in questo ambito si deve distinguere un gossip dignitoso che non racconti bufale, che cerchi di svelare la vera faccia delle persone dello spettacolo, vedere cosa c’è dietro il loro volto pubblico”.
Eppure, quando, distratto, si lascia sfuggire che “è quello che la gente vuole” non posso non diventare critica. Ma lo so, si tratta di una criticità tutta fine a se stessa perché, realtà, è davvero ciò che la gente vuole.
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