È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
GIRO DI VITE SUI FALSI POVERI. SCATTANO SEI DENUNCE DA PARTE DELLA G.D.F.
19 Mag 2010 21:07
La Guardia di Finanza di Ragusa ha denunciato per false dichiarazioni 6 ragusani che hanno attestato dei redditi di gran lunga inferiori a quelli effettivamente percepiti al fine di ottenere varie agevolazioni. L’attività è stata realizzata in virtù della collaborazione tra Guardia di Finanza ed il Comune di Ragusa, in materia di controlli sull’erogazione delle prestazioni sociali agevolate. In particolare le Fiamme Gialle hanno svolto accertamenti nei confronti di coloro che hanno presentato l’attestazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) per accedere alle prestazioni sociali agevolate, intese come i benefici ed i servizi sociali od assistenziali (asili nido, mense, trasporti pubblici, assistenza domiciliare ed altro), collegati alla condizione economica del cittadino. I finanzieri hanno messo in campo un programma di lavoro selezionando le posizioni più a rischio, per preservare le uscite del bilancio degli Enti locali. L’obiettivo è quello di stanare i soliti “furbetti” che distraggono – senza averne titolo – le ridotte risorse economiche destinate alle categorie disagiate, tutelando i principi di solidarietà e giustizia sociale ed offrendo una risposta a chi ha veramente bisogno. In concreto gli investigatori delle Fiamme Gialle stanno esaminando centinaia di dati tratti dalle banche dati in loro uso e dalle liste che pervengono loro dai Comuni, per poi eseguire i necessari riscontri sul territorio per orientare al meglio gli interventi e ricostruire in modo analitico l’effettiva situazione reddituale e patrimoniale dei vari nuclei familiari che hanno richiesto o hanno già usufruito dei benefici. Nel corso dell’attività finora condotta, sono emerse autocertificazioni irregolari in cui venivano indicati redditi sensibilmente inferiori a quelli reali, ovvero venivano del tutto omessi i patrimoni mobiliari ed immobiliari posseduti. Le principali violazioni sono legate a richieste per ottenere contributi comunali per il canone di locazione, per beneficiare di servizi scolastici (es.:contributi per tasse universitarie, libri, mensa e scuolabus), o per ricevere assegni di maternità o aiuti economici per altri servizi sociali. A conclusione degli interventi, 4 richiedenti sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per falsità ideologica commessa dal privato in atti pubblici. Nei loro confronti sono già state avviate le procedure per la revoca dei benefici richiesti o ottenuti. Sempre in tema di agevolazioni fiscali, la Guardia di Finanza di Ragusa, ha denunciato due soggetti per aver indebitamente richiesto al Tribunale di Ragusa, con riferimento a procedimenti penali in cui risultavano indagati, di essere ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Anche in questo caso i due avevano falsamente attestato di non aver percepito alcun reddito relativamente all’ultima annualità, o comunque di possedere i requisiti previsti dalla legge Ai sensi della Legge 30/07/1990 nr. 217, infatti, è assicurato il patrocinio a spese dello Stato per la difesa del cittadino non abbiente imputato in un procedimento penale. Può essere ammesso al patrocinio gratuito chi è titolare di un reddito imponibile ai fini dell’imposta personale sul reddito, risultante dall’ultima dichiarazione, non superiore a € 10.628; limite che è elevato di € 1033 per ognuno dei familiari conviventi con l’interessato. Dall’attività investigativa condotta dai Finanzieri della Compagnia di Ragusa è invece emerso che i due soggetti in questione hanno “omesso” di indicare i redditi prodotti dai componenti del proprio nucleo familiare, attestando falsamente una condizione reddituale e patrimoniale non rispondente al vero. Anche in questo caso i due sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per falsità ideologica. Il dato evidenziato testimonia l’efficacia delle varie forme di collaborazione che si possono instaurare fra le varie istituzioni dello Stato. Gli esiti dell’attività di controllo finora condotta sostengono le procedure di scambio di informazioni e dati fra i vari enti, rendendo più incisivi i riscontri a vantaggio dei tempi e della selezione sempre più mirata dei soggetti, rispetto all’enorme numero delle posizioni reddituali e patrimoniali da controllare.
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