Giovedì a Roma per parlare di parchi eolici. In questa fase istruttoria la Regione è esclusa dai giochi

Nessuna speranza, a meno che l’assessore regionale all’energia, Roberto Di Mauro, giovedì non riesca ad intascare un punto in favore dell’isola nel cui mare, dalle isole Egadi a Pozzallo, dovrebbero nascere tre grandi parchi eolici. E’ il tentativo che il governo Schifani fa in questa delicata fase istruttoria che esclude dal gioco la Regione. La Sicilia, infatti, non ha competenze in materia di parchi eolici off-shore neanche nel caso di ipotizzare risoluzioni o prescrizione. E’ tutto in mano al Ministero per la transizione ecologica che deciderà sul futuro dell’isola e del Canale di Sicilia e sull’installazione di tre parchi, uno al largo delle isole Egadi, uno secondo prospiciente Mazara del Vallo ed un terzo nel canale di Malta da Scicli a Pozzallo dove sono previsti tre progetti.

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Troppe le cose da capire. Dalla dismissione una volta che si concluderà il termine temporale delle concessioni, trentennali ed in taluni casi quarantennali e quindi lo smaltimento, alle royalties che potrebbero arrivare ai territori in cui ricadono gli impianti come forme di ristoro economico, alle conseguenze che verrebbero dalle installazione dei cavidotti marini che porteranno l’energia nelle cabine sulla terraferma, ai benefici o ai danni per il comparto pesca.

Tre i progetti che insistono nel mare da Scicli ad Ispica passando per Pozzallo

L’installazione prevista complessivamente è di 149 torri eoliche. C’è il progetto della “Np Pozzallo Wind s.r.l.” con il parco eolico off-shore di tipo flottante denominato “Parco Eolico Offshore Pozzallo” ed suoi 54 aerogeneratori posti su piattaforme galleggianti per una potenza di 800 MW. L’installazione è prevista a 41 chilometri dall’isola delle Correnti ed a circa 55 chilometri da Pozzallo. Un secondo progetto è quello del gruppo “Hope srl”: 45 i generatori previsti che dovrebbe produrre 675 MW, localizzazione nel mare di fronte a Pozzallo alla distanza di 23 chilometri dalla costa. Denominato “Scicli” il terzo progetto che prevede l’installazione di 50 aerogeneratori a 27 chilometri dalla costa sud-orientale dell’isola sempre nel Canale di Malta di fronte la costa iblea dove i cavidotti arriveranno sulla terraferma in prossimità di Marina di Ragusa. Il progetto è della società “Ninfea Rinnovabili srl” con sede a Milano.

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