GIOVANNI DENARO ELETTO NUOVO SEGRETARIO PROVINCIALE (DA E DI MEZZO) PD

Aria tesa, nervi a fior di pelle e volti scuri hanno caratterizzato le operazioni di voto per l’elezione del vittoriese Giovanni Denaro a segretario provinciale del partito. Dopo la proclamazione dei risultati, per la cronaca l’eletto ha riportato 112 preferenze su 113 votanti, non c’è stato, certo, un grande entusiasmo, da parte degli stessi sostenitori del candidato eletto.

L’azione, sotto certi versi, premeditata di Calabrese e compagni ha visto consolidato il suo peso per la diretta partecipazione alla protesta della Senatrice democratica del collegio ragusano, particolare che, certo, non può essere trascurato. E che la festa sia stata, comunque, rovinata è stato acclarato dal clima pesante che ha caratterizzato tutta la serata, compreso il momento finale che l’eletto ha dedicato al ringraziamento con un discorso di rito.

L’assemblea dei delegati era presieduta dalla Commissione di Garanzia composta dal presidente facente funzioni Gigi Bellassai, da Nanny Frasca, Angela Barone, Sara Siggia e Valentina Spata.

Subito in apertura c’era l’intervento di Giuseppe Calabrese che, con esaustive e motivate dichiarazioni, chiedeva il rinvio delle votazioni, per permettere di conoscere l’esito dei ricorsi presentati per la mancata osservanza dei regolamenti congressuali stabiliti a livello nazionale.

La richiesta non veniva nemmeno presa in considerazione e Calabrese attuava quanto annunciato alla fine del discorso. Non era neanche permesso l’intervento della senatrice, per cui, Calabrese, la Padua e tutti i delegati decidevano di abbandonare la sala.

Pur fra le mille notizie di contrasti e di liti interne, fra le tante accuse nel teatrino dei tesseramenti fasulli, che, di certo, non stanno consegnando all’opinione pubblica un quadro edificante e dignitoso del Partito Democratico in diverse parti del paese, quanto è accaduto a Ragusa lascerà il segno in un partito già falcidiato da un calo impressionante di voti. Quando si è sotto gli occhi di tutti per il periodo congressuale, non è possibile adottare tattiche dilatorie per dirimere qualsiasi tipo di questione sollevata.

I ricorsi erano stati presentati da giorni, erano circostanziati, si conoscevano i motivi de contendere, non è possibile che Roma dica una cosa, Palermo taccia e a livello provinciale si decida secondo le convenienze di parte. La commissione di garanzia doveva essere presieduta da un elemento di assoluto carisma, autorevole e, soprattutto, al di sopra delle parti, impressionante l’atteggiamento di silenzioso distacco tenuto dal parlamentare regionale che non ha saputo nemmeno imporre il dovuto rispetto alla senatrice, come donna e per il suo ruolo istituzionale. Si è addirittura permesso che qualcuno osasse anche provocare Calabrese con minacce di arrivare alle mani, senza che nessuno abbia avuto il coraggio di riprendere il soggetto che, intanto era bersagliato dai flash dei fotografi per la sua poco opportuna intemperanza.

Una pagina nerissima della vita del PD ragusano che difficilmente potrà essere dimenticata.

Ciò che lascia perplessi è il fatto che, per i perversi giochi della politica, il PD preferisca immolare sull’altare della maggioranza congressuale un elemento giovane e promettente quale potrebbe essere Denaro, chiamato inevitabilmente ad un difficile lavoro di ricucitura, in diversi comuni della provincia, dagli esiti non certo scontati. Dalle componenti esterne all’area vittoriese e comisana, fra i sostenitori di Denaro non sono emersi giudizi politici sul nuovo segretario quanto, piuttosto, prevalentemente, la necessità di escludere Calabrese, ad ogni costo. Il che, politicamente non depone certo a favore di quei tanti democratici che, già per le Comunali di Ragusa, hanno preferito concorrere alla consegna della città ai grillini, pur di eliminarlo.

Di fronte al, forse, inatteso ritorno da protagonista di Peppe Calabrese, i democratici ragusani di parte avversa preferiscono, questa volta, consegnare il partito all’area ipparina, abdicando alle scelte che contano per il prossimo decennio.

Nel suo discorso di ringraziamento Giovanni Denaro ha annunziato che intende affidare la carica di viceSegretario a Mario D’Asta, determinante ago della bilancia in questa competizione per la segreteria.

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