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GIOVANI DISOCCUPATI SICILIANI, PARLA IL SINDACATO DOPO LE INERZIE DELLA REGIONE: “SI PERDE SOLO TEMPO”
31 Mar 2017 09:05
Ci eravamo chiesti dove fossero politica e sindacati rispetto ai ritardi della Regione che non ha ancora trasmesso a Roma gli elenchi delle agenzie per il lavoro presenti in Sicilia, riducendo così nettamente le possibilità per i giovani disoccupati siciliani di utilizzare l’assegno di ricollocazione la cui sperimentazione è stata avviata in ambito nazionale e che permette di avviare l’incrocio tra domanda e offerta per favorire l’occupazione.
E a quella nostra domanda risponde adesso il sindacato. I sindacati ci sono stati e hanno operato con continue sollecitazioni. A Ragusaoggi.it lo spiega Giovanni Migliore, coordinatore regionale del settore formazione Cisl Scuola. E le sue dichiarazioni ci permettono di ribadire, purtroppo, il concetto che avevamo espresso nel precedente nostro articolo: la Regione è una palla al piede dei giovani disoccupati.
“In verità è da due anni che rincorriamo il Governo Crocetta sulle politiche attive del lavoro – spiega amareggiato il sindacalista Migliore – Lo facciamo da quando insieme proprio ai rappresentanti del Governo regionale abbiamo offerto il nostro contributo per scrivere le regole che potessero servire a realizzare delle vere e proprie politiche attive del lavoro in Sicilia. Anche perché la Regione ha speso delle somme per specializzare gli orientatori, i progettisti, i formatori che operano all’interno degli sportelli multifunzionali. Ma si continua a perder tempo perché non fanno i bandi e le azioni più corrette. E noi come sindacato abbiamo praticamente rincorso per mesi l’oramai ex assessore regionale Micciché. Poi abbiamo scritto a Crocetta nel momento in cui aveva ad interim le deleghe affinché potesse pressare la dirigente generale, la dottoressa Bullara, ad attivarsi per tutto quel che è necessario per risolvere le varie problematiche. E chiediamo interventi urgenti perché non è più possibile contare sugli classici ammortizzatori sociali. Le nuove risorse disponibili sono invece per creare nuove possibilità per i giovani e i per i disoccupati siciliani in modo da potersi ricollocare nel mondo del lavoro. E su questo non si può di certo perdere tempo. Ecco perché adesso abbiamo già iniziato a sollecitare il nuovo assessore Mangano”.
Il sindacalista del settore formazione Cisl Scuola chiede che non si perda più tempo: “Se non si è in grado di fare il proprio lavoro allora la Regione si adoperi per procedere alla sostituzione di chi non riesce a concludere anche passaggi semplici come inviare un elenco via email a Roma. Questa è la nostra posizione – continua Migliore – perché è sotto gli occhi di tutti che i giovani siciliani disoccupati stanno ogni giorno perdendo delle opportunità tra l’impossibilità di procedere con l’assegno di ricollocazione e la scarsa chiarezza che accompagna le nuove procedure riguardanti garanzia giovani”.
E anche alcune scelte operate dalla Regione con l’obiettivo di venire incontro ai giovani disoccupati, si sono rivelate un boomerang visto che alle buone intenzioni hanno fatto seguito criteri restrittivi. “Hanno rimodulato l’avviso 6 – spiega Migliore – dove c’erano i tirocini che in qualche modo erano un’opportunità per i soggetti espulsi dal mondo del lavoro per provare a rimettersi in carreggiata. Hanno però creato condizioni tali da diventare non appetibili per i soggetti che si sono accreditati come agenzie per il lavoro. E così i giovani perdono le opportunità considerato che ormai i centri per l’impiego fanno la profilazione iniziale e poi sono le agenzie per il lavoro siciliane a cercare di incrociare domanda e offerta con le opportune selezioni. Ma torniamo al punto iniziale di questa triste storia. Senza aver inviato gli elenchi a Roma si lasciano fuori proprio le agenzie per il lavoro, cioè quelle che hanno personale specializzato e che aiutano i disoccupati a trovare lavoro. Le uniche che attualmente operano in Sicilia, ma perché accreditate a livello nazionale, sono le multinazionali che sono agenzie interinali. Ecco perché chiediamo alla Regione di non perdere più tempo prezioso”.
Rispetto alla nostra domanda iniziale il sindacalista della Cisl ha offerto in modo esaustivo il proprio punto di vista. Ed allora di quella domanda resta purtroppo ancora un punto interrogativo: dov’è la politica? Come spesso accade, è assente!
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