GIORGIO IABICHELLA DELLA FIALS SI DISSOCIA DALLA MANIFESTAZIONE PROVINCIALE DEL 22 GIUGNO

La manifestazione provinciale di protesta indetta nella mattinata del 22 giugno presso l’auditorium della Camera di Commercio, organizzata dalla Conferenza dei Sindaci della Provincia di Ragusa con solo tre sindacati provinciali di Cgil, Cisl e Uil, è per il Segretario Provinciale Giorgio Iabichella una farsa, o per meglio dire, un’occasione di propaganda politica per alcuni sindacalisti in odor di candidatura politica.

Tale manifestazione è seguita alla firma di un protocollo d’intesa redatto davanti al Prefetto di Ragusa Giovanna Cagliostro, le cose però non dovevano andare esattamente così: il 31 maggio scorso infatti i Sindaci Iblei, durante la Conferenza dei Sindaci, allargata alle forze sindacali provinciali (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confsal), a seguito della proposta del Sindaco Dipasquale, proclamarono lo stato di mobilitazione generale della provincia di Ragusa previsto per venerdì 22 giugno,  giornata che doveva essere di Sciopero Generale, in grado di mobilitare tutti gli stati generali provinciali e regionali, nonché i lavoratori stessi che sono i primi a risentire della crisi economica.

Qualche giorno dopo arrivò però l’inversione di rotta dei confederali di Cgil, Cisl e Uil che ritrattano l’accordo e puntarono tutto sulla firma di un protocollo d’intesa atto a istituire, presso ogni Comune ibleo, “un tavolo tecnico-politico avente per oggetto la politica delle entrate e propedeutico alla stesura dello schema di bilancio di previsione. Dopo la firma si procederà a tenere un’assemblea presso i locali interni della Camera di Commercio ove sono previsti interventi di dirigenti confederali e di categoria dei soli sindacati della triplice sindacale (Cgil, Cisl e Uil)”.

Questo è quanto accaduto, nessuno sciopero generale quindi, nessuna mobilitazione dei lavoratori e dei sindacati provinciali e regionali, ma solo  un’occasione per parlare di politica in una giornata che poteva, invece, diventare emblematica di quella lotta che i Sindaci Iblei, forse tra i pochi in Italia, volevano attuare al fianco dei sindacati e dei lavoratori, contro i tagli che lo Stato ha effettuato nei trasferimenti agli Enti Locali.

La Fials (Funzione Pubblica della Confsal) si dissocia da quanto accaduto oggi, ritenendo inadeguata e inutile l’assemblea tenutasi all’interno della Camera di Commercio. Inoltre l’istituzione del tavolo tecnico-politico, proposto dalla triplice, potrebbe esser considerato, dai consiglieri comunali di tutti i Comuni, come un’offesa  che li destituisce dal ruolo istituzionale che gli è stato affidato direttamente dai cittadini. Il Sindacato deve continuare  a mantenere il proprio ruolo di controllore esterno dei conti dei Comuni.

“Siamo disponibili a lottare in prima linea –  ha dichiarato Iabichella –  come abbiamo confermato ieri al Sindaco Dipasquale ed alla Conferenza dei Sindaci ,  allorché si decidesse di azionare in modo concreto la macchina operativa per lottare attivamente contro i tagli inconcepibili effettuati dallo Stato italiano nei confronti dei Comuni. Siamo convinti che detti tagli metteranno in seria discussione tutti i servizi essenziali oltre che il pagamento puntuale delle retribuzioni di dipendenti degli enti e di tutte le ditte collegate. La nostra proposta? Organizzare una mobilitazione generale di tutti le forze sociali e politiche iblee in due giornate. La prima a Palermo e la seconda a Roma, rimostrando direttamente dinanzi a coloro che stanno decidendo le sorti degli Enti locali e di tutti i dipendenti comunali e delle ditte collegate.”

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