GAL Terra Barocca, Enea e Federalimentare insieme per le produzioni agroalimentari sostenibili. Il 9 dicembre focus del progetto Pefmed Plus

Modelli di produzione e consumo sostenibile nel settore agroalimentare. Il GAL Terra Barocca si fa promotore di un convegno che guarda all’impronta ambientale delle produzioni locali. Appuntamento il prossimo 9 dicembre alle ore 17 presso l’auditorium Pietro Florida, in piazza Matteotti a Modica, per un focus di approfondimento all’interno del progetto Pefmed Plus, finanziato dal programma di cooperazione internazionale Interreg-Med, in collaborazione con l’Enea “Italian National Agency for New Technologies, Energy and Sustainable Economic Development” e con Federalimentare, la Federazione italiana dell’industria alimentare.

In particolare il convegno verterà sulle etichettature ambientali con particolare riferimento al programma PEF (Product Environmental Footprint), strumento introdotto dalla Raccomandazione 2013/179/UE della Commissione Europea del 9 aprile 2013, che mira al significativo obiettivo di introdurre metodologie comuni per misurare e comunicare le prestazioni ambientali nel ciclo di vita dei prodotti agroalimentari e delle organizzazioni e al correlato marchio “Made Green in Italy”, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica, istituito dall’art. 21, comma 1 della legge n. 221/2015 (Collegato ambientale alla legge di stabilità del 2014) recante “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”.

Per il presidente del GAL Terra Barocca, Ignazio Abbate, il convegno “sarà anche un importante momento per scambiare considerazioni e creare sinergie con attori che hanno già avviato da tempo progettualità in ambito nazionale ed internazionale, e che sono portatori di buone pratiche applicative utili a dare nuove opportunità ai Consorzi di Tutela e a tutte le aziende delle filiere agroalimentari del nostro territorio”.

A consolidamento dell’esperienza acquisita con il “Programma per la valutazione dell’impronta ambientale”, in linea con le iniziative europee ed internazionali, l’adozione dello schema “Made Green in Italy” intende promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo e contribuire ad attuare le indicazioni della relativa strategia definita dalla Commissione Europea ma anche stimolare il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali dei prodotti agroalimentari e, in particolare, la riduzione degli impatti ambientali che questi generano durante il loro ciclo di vita. Inoltre si intende favorire scelte informate e consapevoli da parte dei cittadini, nella prospettiva di promuovere lo sviluppo del consumo sostenibile, garantendo la trasparenza e la comparabilità delle prestazioni ambientali dei prodotti agroalimentari. Il progetto mira anche a rafforzare l’immagine, il richiamo e l’impatto comunicativo dei prodotti “Made in Italy” al fine di sostenerne la competitività sui mercati nazionali e internazionali. Si intendono definire le modalità più efficaci per valutare e comunicare l’impronta ambientale dei prodotti del sistema produttivo italiano, attraverso l’adozione del metodo PEF e associandovi aspetti di tracciabilità, qualità ambientale, qualità del paesaggio e sostenibilità sociale.

In questo panorama il GAL Terra Barocca ha inserito all’interno dell’attività convegnistica una tavola rotonda che prevede l’intervento dei vertici dei Consorzi di Tutela del Territorio (IGP, DOP, DOC, DOCG), quali rappresentanti delle filiere agroalimentari iblee, considerando anche la valenza strategica dal punto di vista commerciale legata alle etichettature ambientali abbinate ai già consolidati marchi di qualità, un percorso da tempo avviato dalle politiche della Commissione Europea, nonché oggetto di molti obiettivi dell’Agenda 2030. Si prevede pertanto la presenza da parte delle imprese agroalimentari del territorio vista l’opportunità di approfondire l’attuale e futura tematica dell’impatto ambientale, che rimane al centro delle politiche comunitarie e di più ampio respiro.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it