GAC IBLEO E DISTRETTO PESCA TURISMO IN UN UNICO CONDOMINIO

La smazzettata dell’illegalita’ e degli abusi.   Condominio privato sui beni pubblici.

Dopo il fuoco di sbarramento dei soliti complici di merenda,  ecco ora lo sbarramento istituzionale sul Gac ibleo ( Gruppo azione costiera ) e Distretto Pesca Turismo.

Pare anche che anche all’Ufficio Urbanistica ci sia una qualche fibrillazione sulle concessione edilizie e la destinazione d’uso di locali frequentati da Fabio Nicosia  per scopi interprofessionali.

Come al solito il collaudato duo municipale, che amministra Vittoria  in condominio, si nasconde ora dietro le note di qualche solerte funzionario (tutti sicuri sono di servire il popolo ) e mi  si negano le carte complete relative all’attivita’ di programmazione e gestione dei Progetti per centinaia di migliaia di euro del Gac ibleo, delegate in forma improria e di fatto,  mi si dice, in uno scambio osmotico, dall’uno, il sindaco Presidente del Gac,  all’altro fratello, Presidente del Distretto Pesca Turismo.

Nei programmi, la spesa di milioni di euro.

Fanno i furbi per prendere tempo. Ma sarebbe logico che a questo punto il dott. Dario Cartabellotta, al quale fa capo l’attivita’ di controllo, assumesse iniziative di trasparenza e di legalita’, per porre fine allo scempio del denaro pubblico e alla confusione osmotica di due strutture diverse e parallele che vedono i due fratelli responsabili nello stesso territorio.

Voglio le carte. E non mi fermero’, perche’ vedo il rimescolio della marmellata, vedo delle mani che smazzettano, vedo la confusione e i segni di panico della cricca, e la gestione miserabile dei progetti fatta da soggetti non abilitati dalla legge al contatto con strutture che programmano e gestiscono soldi dello Stato.

Ho chiesto gia’  al Presidente della Regione e al Direttore del Dipartimento Pesca Mediterranea una immediata ispezione e il commissariamento del Gac. 
Ho scritto anche  alla Corte dei Conti. Se non avro’ risposta mi rivolgero’ alla Magistratura ordinaria.

Questo schifo deve finire.

Francesco Aiello, consigliere comunale

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