È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Fraternitè e il messaggio non recepito nella società di oggi. Ieri a Pozzallo l’incontro “Gli invisibili”
06 Ago 2018 11:53
di Giovanna Cannizzaro – Dalla rivoluzione del 1789, Fraternite’ è uno dei tre valori cardine della Repubblica francese. Nel 1823, Ludwig van Beethoven completa la sua nona sinfonia: aveva composto l’apoteosi ispirandosi a una poesia di Schiller. Al culmine della drammaticità, il coro scandisce con tutta la forza che ha in petto: Alle Men-schen wer-den Bruuu-der, ovvero tutti gli uomini diventano fratelli. Ma cosa è successo da allora? La fraternità non gode certo di ottima salute. Se è vero che il diciannovesimo secolo è stato il secolo dell’uguaglianza, e il ventesimo quello della libertà, il ventunesimo dovrebbe essere il secolo della fraternità. La trovo una splendida riflessione. Solo un dubbio: ma questa previsione si avvererà mai? Basta leggere il trattato di Lisbona: nel testo, la parola “libertà” ricorre 38 volte, la parola “uguaglianza” 26 volte. La parola fraternità o fratellanza? Mai. Forse l’ideale di solidarieta’ fondamentale risulta troppo aulico in quest’era così pragmatica. E la città di Pozzallo, soprattutto di fronte a questa marea umana proveniente dall’Africa, sta concretizzando questo ideale? In parte. Basti pensare all’ evento “gli invisibili” che si è tenuto ieri sera presso l’anfiteatro Pietrenere di Pozzallo, dopo la consueta messa estiva delle 21, per capire che la parola “fraternità” è solo qualcosa di astratto.
Eh si, nonostante la magistrale interpretazione di Mohamed Ba, del suo monologo, in un anfiteatro semipieno, l’evento ha riscosso mediocre successo, poiché la fraternità non si esprime con l’organizzazione di eventi, solo per fare bella mostra di sé, o per un tornaconto personale, ed in questo dispiace che ci sia anche lo zampino della Chiesa, era forse questa la fraternità che predicava il nostro Grande Maestro? Di pietismo e moralismo ne abbiamo piena la testa.E allora per cortesia smettetela d usare questi poveri migranti come slot macchine, ovvero come macchine per fare soldi!! E scusate se è poco….
contributo fotografico di Giuseppe Palermo
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