FESTEGGIAMENTI DI SAN GIORGIO ATTO I

 Anche quest’anno mito e tradizione si mescolano per dar vita alla festa religiosa più suggestiva e più sentita dai devoti iblei.

Domenica 21 aprile si apriranno, infatti, in via ufficiale, i festeggiamenti patronali in onore di San Giorgio martire.

Dopo la santa messa delle 19, all’interno del Duomo di Ibla sarà perpetuato un rito molto antico: la traslazione del simulacro del Santo dalla nicchia in cui viene ospitato tutto l’anno sino all’abside accanto all’altare, dove rimarrà per tutto il periodo dei festeggiamenti. Stessa procedura anche per l’Arca Santa. I fedeli accoglieranno questo singolare momento con grida di giubilo, manifestando tutta la propria devozione nei confronti del santo cavaliere, sia in chiesa che con la caratteristica “abballariata”.

Il tutto sarà accompagnato dal suono dell’“organo maximum” e della campana grande della Chiesa Madre. Sarà il modo per dare il primo abbraccio al Santo visto che quest’anno, tra l’altro, ricorre il 370esimo anniversario da quando il Martire è stato insignito del titolo di patrono della città di Ragusa. Tutto ciò in preparazione della festa esterna che, quest’anno, si terrà il 24, il 25 e il 26 maggio 2013. I componenti dell’associazione “San Giorgio martire” che, per il sesto anno consecutivo, fornendo piena collaborazione al parroco, don Pietro Floridia, si stanno occupando di seguire in maniera attenta l’organizzazione, stanno programmando un calendario delle iniziative, pur in tempi di grave crisi, che risulti essere il più possibile all’altezza delle aspettative non solo dell’intera comunità dei fedeli ragusani ma anche dei numerosi visitatori che, per l’occasione, potranno immergersi in un’atmosfera di religiosità che affonda le proprie radici nella notte dei tempi, da quando, cioè, il culto per San Giorgio cominciò a diffondersi anche nella cittadina iblea. “Abbiamo una grande responsabilità – viene spiegato dall’associazione – e cioè fare in modo che i festeggiamenti solenni in onore di San Giorgio possano essere riproposti nella maniera più adeguata, all’altezza della tradizione che caratterizza la devozione per una figura che per la città di Ragusa rappresenta moltissimo”.

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it