EVVIVA IL CIELO STELLATO!

Decisamente, qualche ministro del governo Monti ha una discreta dose di humour.  E non pensiamo tanto al pianto sommesso della Fornero, che pure ha qualcosa che lo rende “divertente” alla luce degli eventi successivi. Pensiamo invece a quanto dichiarato ieri sera alla 7 dal ministro Barca a proposito dei provvedimenti del governo in materia di risparmio: spegnere le città ci consentirà di rivedere e rigodere la volta stellare!

E’ probabile che tale godimento ce la faccia a mangiarsi totalmente il disagio e la sofferenza quotidiane di chi ha passato tutto il santo giorno a leccarsi le ferite di una crisi voluta, fortemente voluta da pochi sciagurati il cui conto in banca ha non meno di 8 zeri. Una crisi – sembra sempre più evidente – che amplifica ma non modifica il costante assetto di guerra che si consuma ormai da tempo fra l’enorme indistinta classe dei poveri e il drappello fiero e folle dei pochi ricchi.

Uno torna a casa la sera, cercando accuratamente di non inciampare lungo i marciapiedi bui, entra nella sua dimora e la prima cosa che andrà a fare sarà uscire in veranda e guardare la via lattea, resa finalmente visibile dal buio pesto in cui si faranno piombare le città.

Naturalmente per risparmiare.

Provvedimento “simbolico”, si dice. E di certo lo è, se raffrontato a quelli sull’IVA, sulla scuola e sulla sanità. Insomma, una roba che dia un esempio, forte, imperioso, di come il buon senso debba consigliare di stringere ancora di più la cinghia al fine di permettere ai pochi oligarchi della finanza di continuare a lucrare sul debito pubblico.

Pedagogia sociale. Pedagogia politica. Pedagogia di classe.

Difficile immaginare che anche solo una delle poche famiglie italiane che detengono la maggior parte della ricchezza sarà lì, in veranda, a godersi le stelle. Poiché sarà presumibilmente a godersi le luci sfavillanti di Las Vegas!

Mi assale una sorta di crampo del pensiero e dunque della mano! Difficile pensare quando si è raggiunti da una tale ventata di buonumore: devo correre ad assicurarmi un posto in prima fila, nel terrazzo del condominio dei miei genitori. Stanotte danno “la via lattea”. Regia di Bunuel.

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