EROGAZIONE CONTRIBUTI IN CONTO INTERESSE

Dopo un confronto con i rappresentanti di alcune aziende del territorio ibleo, che hanno manifestato un certo disagio in relazione al mancato pagamento dei contributi per l’abbattimento interessi dei debiti contratti attraverso i consorzi fidi, l’on. Orazio Ragusa ha ottenuto, dagli uffici competenti, presso l’assessorato regionale, una serie di notizie circa le modalità di erogazione delle suddette somme. “In particolare – continua l’on. Ragusa – ci hanno spiegato che i primi decreti di riparto sono alla firma e risultano, di fatto, operativi in Ragioneria. Per cui, al più tardi, nei mesi di aprile e maggio 2015 saranno predisposti i decreti per corrispondere le somme alle aziende. Si tratta, in particolare, delle somme relative alle annualità che vanno dal 2009 al 2011. Un piccolo spiraglio per i nostri piccoli e medi imprenditori, anche se dovrà trascorrere ancora un altro poco di tempo, ma che servirà, comunque, a garantire una salutare boccata d’ossigeno”. L’intervento dell’on. Ragusa dopo che sono arrivate diverse segnalazioni da parte di imprenditori che, ad oggi, non hanno ancora ottenuto i rimborsi dovuti in conto interessi. “Sembrerebbe che, di fatto – ha chiarito l’on. Ragusa in un atto ispettivo – la Regione abbia praticamente ignorato la norma che prevede una copertura finanziaria per gli interessi stabiliti dalle banche nell’effettuare prestiti alle imprese. Gli imprenditori, in questo modo, sono stati costretti ad anticipare tutti i soldi dei tassi di interesse e, a distanza di tanto tempo, non hanno ottenuto i necessari rimborsi. La Regione Siciliana dispone dei “contributi abbattimento interessi” per le aziende associate ai consorzi fidi. Nonostante i consorzi fidi, assieme alle imprese, abbiano già da tempo presentato la necessaria documentazione per il rimborso, la Regione non ha ancora erogato i contributi. E’ solo il caso di sottolineare che in una situazione di crisi, che già sta mettendo alla prova le imprese, questa inadempienza può costare cara a molte imprese che rischiano di cessare le attività”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it