Negli ospedali della provincia di Ragusa si sta verificando una vera e propria fuga di medici, con dimissioni sempre più frequenti che stanno lasciando interi reparti sguarniti. La sanità pubblica iblea rischia, almeno in alcuni reparti, il collasso, schiacciata dalla carenza di personale e da condizioni di lavoro ormai insostenibili. Un problema che in verità […]
ENIMED ED ENI VERSALIS DI RAGUSA
06 Ago 2014 15:52
“ L’accordo firmato al MiSE da ENI e dai Segretari Nazionali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl , Uiltec- Uil, lascia ben sperare per il futuro dello stabilimento di Gela, e per la presenza, più in generale, di ENI sulla fascia del territorio tra Ragusa, Siracusa, Gela e Licata.
Il protocollo siglato tra l’ente minerario, la presidenza della Regione, Eni, Edison e Irminio, che coinvolge per la maggior parte il territorio Ibleo, sia on shore che off shore, rappresenta sicuramente un punto di partenza sul quale istituire un tavolo assieme alle OO.SS. Territoriali, di categoria e regionali, proprio in materia di business plain, al fine di capire e condividere un progetto, che oltre a garantire la profittabilità, dia ampie garanzie di occupazione e di ritorno per il territorio.
Non mancano però le preoccupazioni per la chimica di Versalis, visto che, a parte i new assett territoriali legati all’up stream, l’Eni non ha ancora dichiarato nulla rispetto ai previsti investimenti sulla chimica di Versalis a Ragusa, già annunciati in occasione della riorganizzazione produttiva di Priolo/Ragusa dall’ A.D. Ing. Daniele Ferrari, lo scorso marzo.
Investimenti indispensabili alla vita dello Stabilimento ed alla sua affidabilità per garantirne la marcia, indipendentemente dai bilanci di etilene che lo scenario nazionale designerà nel prossimo incontro previsto per la seconda quindicina di settembre al MiSE.
Queste le preoccupazioni del sindacato e dei lavoratori del petrolchimico ragusano, in uno scenario che vede da un lato investimenti in perforazioni e dall’altro, l’attesa per il futuro della Chimica.
E per questo che è necessario che le Istituzioni del territorio, i Sindaci, affrontino le problematiche industriali ed occupazionali, e condividano col Sindacato e i Lavoratori percorsi di crescita e le necessarie azioni sinergiche.
Certo i piani industriali e le relative cadute delle royalties non debbono servire per risanare i bilanci comunali e illuminare le piazze, magari dopo avere condiviso le scelte dei NO TRIV: siamo al manicheismo, al demagogismo e all’utilitarismo puro.
Ci aspettiamo invece che gli Amministratori locali, insieme al Sindacato ed alle Aziende così dette “investitors”, possano condividere percorsi di sviluppo integrati tra settore industria, che c’è , e settore turismo che crescerà, senza creare allarmismi su pseudo inquinamenti, prima di conoscere le tecniche di perforazione e di estrazione.
Su questo argomento ci appare equilibrata e responsabile la posizione assunta dal sindaco di Pozzallo, Ammatuna.”
© Riproduzione riservata