Negli ospedali della provincia di Ragusa si sta verificando una vera e propria fuga di medici, con dimissioni sempre più frequenti che stanno lasciando interi reparti sguarniti. La sanità pubblica iblea rischia, almeno in alcuni reparti, il collasso, schiacciata dalla carenza di personale e da condizioni di lavoro ormai insostenibili. Un problema che in verità […]
EMERGENZA DISOCCUPAZIONE
01 Mar 2013 17:41
Tassi record, quelli che attestano la disoccupazione in Italia. La notizia, tratta da blog sicilia, che riportiamo, deve far riflettere, non solo chi legge, ma i futuri governanti.
“Il tasso di disoccupazione si attesta all’11,7% a gennaio, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto a dicembre e di 2,1 punti nei dodici mesi. Lo rileva l’Istat spiegando che si tratta dei massimi dall’inizio delle serie nel 1992 (21 anni).
A gennaio gli occupati sono 22 milioni 688 mila, in calo dello 0,4% (-97 mila unità) rispetto a dicembre 2012. Su base annua si registra una diminuzione dell’1,3% (-310 mila unità). Il calo dell’occupazione riguarda sia gli uomini sia le donne. Il tasso di occupazione è pari al 56,3%, in calo di 0,3 punti percentuali nel confronto congiunturale e di 0,7 punti rispetto a dodici mesi prima.
SENZA LAVORO QUASI IL 40% DEI GIOVANI, RECORD DI PRECARI– Il tasso di disoccupazione giovanile sale al 38,7% a gennaio, ai massimi dall’inizio delle serie storiche dell’Istat, ovvero dal 1992. Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 655 mila e rappresentano il 10,9% della popolazione in questa fascia d’età. Nel Mezzogiorno il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) supera il 50%. In totale il tasso è del 50,5%, suddiviso nel 46,7% per i maschi e 56,1% per le donne. Al Nord la disoccupazione giovanile é invece del 29,7% e al Centro del 39,3%. Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,1% rispetto al mese precedente (-10 mila unità). Il tasso di inattività si attesta al 36,2%, stabile nel confronto congiunturale e in calo di 0,7 punti percentuali su base annua. I precari nel 2012 hanno superato quota 2,8 milioni. I contratti a termine lo scorso anno sono stati 2,375 milioni (di cui 1,7 a tempo pieno e 675mila a tempo parziale) a cui si aggiungono 433mila collaboratori”.
Giovani e donne i più colpiti. I precari aumentano. Tantissimi sono i casi di giovani che, da incarichi a tempo determinato, sono stati mandati a casa senza lavoro, vuoi per crisi delle aziende, vuoi per impossibilità di convertire in incarichi stabili quelli determinati. I dati istat ,insomma, ci allertano, e ci si chiede quando verrà il momento di un cambiamento di questa situazione.
In breve, tra le priorità del nostro futuro governo, al di là delle alchimie,alle quali si dovrà sottoporre, è quello dell’occupazione, forse prima delle Riforme, da quella elettorale, che interessa la politica, a quelle istituzionali. Il problema economico, insomma, è prioritario per il bene di tutti.
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