Eduscopio: il liceo “Fermi” di Ragusa è la migliore scuola in Sicilia. Intervista alla preside

 Per cercare il migliore istituto secondario di II grado della Sicilia non bisogna spostarsi più di tanto, almeno nel nostro caso: è a Ragusa. Lo certifica l’annuale ricerca, rintracciabile sul sito eduscopio.it, della Fondazione Agnelli e realizzata in collaborazione con l’Università Bicocca di Milano. Si tratta del Liceo Scientifico “Enrico Fermi”, unica scuola dell’Isola a oltrepassare quota 78 punti nell’indice cosiddetto ‘Fga’, che mette insieme la media dei voti e i crediti ottenuti normalizzati in una scala che va da 0 a 100, dando un peso pari al 50% a ognuno dei due indicatori.

E quando si parla di voti e di crediti, non parliamo dei voti e dei crediti ottenuti a scuola, ma nelle università scelte dalle matricole dopo la maturità. Un dato oggettivo: in entrambi i casi, i diplomati del “Fermi” hanno la media più alta fra gli studenti siciliani al primo anno di università, nei vari corsi sparsi per l’Italia. Al secondo posto nell’Isola si piazza il Liceo Scientifico (indirizzo in Scienze applicate) “Majorana Arcoleo” di Caltagirone. Un’altra dimostrazione di come le nostre scuole non abbiano nulla da invidiare a quelle delle aree metropolitane, vicine e lontane.

“Il nostro istituto conta 1.160 alunni e circa 90 docenti – dichiara a Ragusaoggi.it Ornella Campo, da tre anni dirigente del ‘Fermi’ -. Abbiamo 49 classi sparse fra tre indirizzi: Liceo scientifico tradizionale, in Scienze applicate e sportivo. Undici di queste classi sono di primo anno, al momento l’indirizzo in Scienze applicate è quello maggiormente scelto dai ragazzi che scelgono di studiare da noi”.Dal lunedì al sabato, nella sede di viale Europa è un brulichio di giovani dai 14 ai 18 anni.

Come si spiega il risultato appena ottenuto? “La nostra è un’offerta formativa molto variegata in un contesto socio-culturale abbastanza alto – spiega la dirigente -. I docenti lavorano in un clima di serenità, cercando di valorizzare le eccellenze che emergono. Le lezioni frontali sono uno dei tanti momenti didattici di cui ci si avvale. Per esempio, sabato mattina si è svolto l’ultimo incontro in ordine di tempo del Pls, acronimo di Piano Lauree Scientifiche, ospite il professore Vincenzo Branchina, del dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Catania.  Ogni alunno è spronato a dare il meglio di sé, anche attraverso la partecipazione a eventi come le olimpiadi di scienze, matematica e fisica. Dal terzo anno, inoltre, attuiamo un percorso di potenziamento-orientamento con curvatura biomedica, per preparare gli alunni alle prove selettive degli studi universitari di ambito chimico-biologico e medico-sanitario”. 

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