E’ TUTTO COME PRIMA

Non è il caso di preoccuparsi, i ragusani possono stare tranquilli, l’ondata di rinnovamento che ha investito la città, almeno a breve, non cambierà le cose di molto, almeno in politica.

Prima convocazione del Consiglio Comunale per l’insediamento degli eletti con i rituali del passato: inspiegabile ritardo nell’avvio della seduta, sospensione di 10  minuti che dura più di un ora, aperture della maggioranza verso l’opposizione e l’inizio di trattative e conciliaboli, accavallarsi di richieste di rinvio della seduta con concessioni esclusivamente per una ennesima sospensione, i soliti strani segnali di tre voti, forse di uno solo, in più a favore del candidato alla poltrona di Presidente del Consiglio.

Tutto questo in presenza di una maggioranza schiacciante che poteva permettere agli esponenti del M5S, e dei Movimenti alleati, di dimostrare come le cose fossero davvero cambiate. Invece seduta rinviata a data da destinarsi, per esitare l’altro punto all’odg della odierna seduta, quello relativo alla elezione del vicePresidente del Consiglio.

Di buona della giornata resta la elezione, da molti prevista, di Giovanni Iacono a Presidente del civico consesso, che ha incassato 23 dei trenta voti a disposizione. Una figura indiscutibilmente competente che saprà svolgere il ruolo in maniera ineccepibile e potrà costituire un preciso riferimento per la città e l’Amministrazione chiamata al suo governo.

La seduta, apertasi, come detto, inspiegabilmente, con notevole ritardo, guidata dal Consigliere ‘anziano’, Angelo la Porta che ha riportato il maggior numero di voti fra tutti colleghi, ha visto espletare gli adempimenti relativi all’insediamento dei Consiglieri, che hanno, altresì, prestato giuramento.

E’ intervenuto il Sindaco Piccitto che, nel salutare i consiglieri, si è loro rivolto per auspicare la massima collaborazione al fine di portare la città, paragonata ad una nave in prossimità delle secche del porto, verso il mare aperto per una navigazione sicura verso gli obiettivi di una Ragusa più moderna, più sostenibile, più energeticamente evoluta, più accogliente, in grado di valorizzare e sfruttare le opportunità turistiche, culturali ed economiche.

Prima della votazione hanno preso la parola alcuni consiglieri: Giorgio Massari, del Partito Democratico, ha voluto sottolineare  le caratteristiche particolari del Consiglio, di bassissima età media e con un nutrito gruppo, detentore della maggioranza, appartenente ad un solo partito, nella fattispecie il Movimento 5 Stelle. Il suo intervento, di uomo politico competente e navigato, è stato incentrato sulla necessaria sinergia indispensabile fra le due entità nominate dal popolo, sulla legittimazione del Consiglio non inferiore a quella del Sindaco, sul quadro sinergico per partecipare alla gestione della cosa pubblica che deve prevalere sul principio di maggioranza, attraverso l’elaborazione di una vera democrazia che deve passare dalla partecipazione al dibattito, fenomeni in cui si può inquadrare, appunto l’elezione del Presidente.

Di azione costruttiva nell’interesse della città, con precisi riferimenti al ruolo determinante dell’opposizione in un quadro di rapporti improntati alla reciproca collaborazione hanno parlato Lo Destro, di Ragusa Domani, Sonia Migliore dell’UDC e Maurizio Tumino del PDL, che si sono trovati concordi nell’invitare la maggioranza a segnalare il nominativo da proporre, come garante di tutta la città, per la poltrona di Presidente del Consiglio.

Massimo Agosta, a nome del Movimento 5 Stelle, ha dichiarato l’apertura verso i movimenti alleati in campagna elettorale, per la scelta del Presidente, e verso l’opposizione per la vicepresidenza.

Non ha specificato se l’apertura alla opposizione volesse significare la valutazione o l’appoggio incondizionato per qualunque nominativo prescelto.

Interessante l’intervento del prof. Ialacqua che ha ribattuto, con garbo, alle riserve espresse, da alcuni colleghi dell’opposizione, sulla legge elettorale, ribadendo la piena legittimità di un successo che si deve esclusivamente alla volontà popolare; ha voluto anche rimarcare come in passato ci siano state anche mortificazioni per le minoranze, con numeri di maggioranza molto minori. In chiusura del suo intervento ha voluto tracciare poi un ritratto delle figure del Presidente e del Vice, specificandone i connotati irrinunciabili per fornire al ruolo adeguata sostanza e prestigio.

Giovanni Iacono ha evidenziato gli elementi rivoluzionari di una elezione che ha portato, per esempio, 8 donne in Consiglio. Ora occorrono attenzione e segnali forti, per rompere con il passato, sciogliendo ogni possibile legame con interessi particolaristici che hanno assillato il Comune, esigendo, però la giusta linea di demarcazione fra maggioranza e opposizione. Ci può essere una maggioranza anche per programmi condivisi, ma le rivalità vanno viste non tanto sui problemi ma sulle diverse soluzioni possibili.

Antonio Tringali ha poi comunicato, nel contesto dell’apertura ai Movimenti Partecipiamo e Città, la scelta di Giovanni Iacono come candidato alla Presidenza, considerandolo uomo dotato di equilibrio ed esperienza, aperto al confronto globale.

Si è proceduto, quindi alla votazione, che ha visto la netta affermazione di Iacono con 23 voti validi, ben tre voti in più della maggioranza dichiarata, composta dai 18 del M5S, uno di Partecipiamo e uno del Movimento Città. Per la cronaca c’è stato anche un voto per La Porta, mentre 5 sono state le schede bianche e una scheda nulla.

Dopo l’elezione il dott. Iacono ha rivolto un saluto di ringraziamento, seguito da un lungo intervento che ha spaziato dai temi strettamente politici alle esigenze della città e alle linee programmatiche a cui intende ispirare l’attività del Consiglio, rammaricandosi, lui ‘uomo di trincea’, di non poter attivamente essere in prima linea, dovendo inchinarsi al ruolo istituzionale assegnatogli  ma che lo vedrà, comunque, attento alle diverse istanze e dedito ai bisogni della città e dei suoi abitanti.

La seduta del Consiglio Comunale è proseguita, prima di essere rinviata a data da destinarsi, con gli interventi che hanno avuto per argomento la nomina del vice Presidente, di cui ci occuperemo in altra parte del giornale.

 

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