È MANCATO IL CUORE

“La mia squadra dev’essere fatta da uomini” diceva coach Peppe Gurrieri domenica scorsa alla fine della partita. “Adesso sono dei ragazzi e il nostro obiettivo non è vincere la coppa del mondo ma formare UOMINI, quindi l’atteggiamento caratteriale che voglio è quello. Si può perdere anche 70 a 0 ma solo se quegli uomini hanno dato tutto in campo.”

Domenica invece, alla prima di ritorno contro l’Audax, i paduini non hanno dato il massimo e non hanno giocato come abbiamo visto nelle precedenti partite. La tensione e la pressione, questa volta, hanno giocato brutti scherzi ai biancoazzurri, che non sono mai riusciti, durante tutto l’incontro, a guadagnare terreno o a lottare per l’ovale. L’atteggiamento mentale con cui hanno iniziato la partita si è protratto fino alla fine, peggiorando di minuto in minuto.

Hanno subìto la forza combattiva dell’Audax per tutto il primo tempo: già al 4° i gialloneri combattevano per sfondare la linea avversaria e portare il compagno di squadra, Nicolò Covato, in meta.

Dopo una decina di minuti l’onda giallonera che si abbatte nuovamente contro i paduini che non riescono ad avanzare, e quando lo fanno non entrano mai nei 22 avversari.

L’Audax segna una meta dopo l’altra: Davide Zingaro al 18°, Alessandro Migliorisi al 22°, nuovamente Davide Zingaro al 27° e quasi allo scadere del tempo Fabrizio Ferrara. Il tempo si chiude sul 29 a 0.

Nel secondo tempo i biancoazzurri cercano di ritornare sulla retta via ma qualcosa glielo impedisce. Forse la paura di sbagliare? Forse i sono troppi pensieri che vaneggiano nelle loro menti? Fatto sta che continuano a subire il gioco avversario e, con il passare del tempo la loro concentrazione diminuisce. E l’Audax ne approfitta. Al 14° segna con Fabrizio Cascone e al 20° con Nicolò Covato. Sul 41 a 0 gli ospiti mollano un po’ e viene fuori il Padua.

La partita non si è ancora conclusa e i ragazzi lo sanno bene, così come sanno di non voler rimanere con lo 0 sul proprio score. “Dobbiamo metterci il cuore” è la parola d’ordine che lancia uno dei giocatori.

È in quel momento che l’atteggiamento dei biancazzurri cambia. I giocatori di Gurrieri iniziano a giocare, avanzano e sbattono più volte contro il muro alzato dagli ospiti.

Ma si sa, i muri non sono mai perfetti, c’è sempre qualche crepa ed è proprio grazie a quella “crepa” che Davide Nasello finalmente segna, al 24°, la prima e ultima meta della partita per la propra squadra. Lo stesso trasformata. 41 a 7 è il risultato finale.

Coach Gurrier, negli spogliatoi manifesta tutta la sua preoccupazione. “L’atteggiamento mentale è il nostro ostacolo. Siamo mancati completamente in aggressività sui punti d’incontro, con un mantenimento del possesso difficilissimo e lento”.

Anche l’allenatore avversario, Silvio Garzia, ha visto delle carenze nel gioco della sua squadra “Non hanno giocato come sanno fare. Un minimo di gioco lo hanno sviluppato nel primo tempo ma già dal secondo tempo si sono un po’ adagiati sugli allori subendo la pressione del Padua”.

I biancoazzurri sanno di aver giocato male e solo loro capiscono cosa vuol dire stare in campo, giocare un derby, avere gli occhi di tutti puntati addosso e perdere.

Come diceva Winston Churchill, “Il successo è l’abilità di passare da un fallimento all’altro senza perdere l’entusiasmo”. I ragazzi questa abilità ce l’hanno, basta solo credere di potercela fare. Sempre!

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it