DUE PESI E DUE MISURE ?

Se il sindaco  del comune di Ragusa avesse tenuto la conferenza stampa di fine anno, come tradizionalmente fanno tutti i sindaci, avrebbe sgomberato il campo dal sospetto di essersi sottratto a tale compito  per non rispondere a domande scomode da parte dei giornalisti.

Domande che certamente non avrebbero mancato di assimilare la situazione del comune di Ragusa a quella del comune di Gela.

Analogie non ne mancano ed esse hanno risalto soprattutto agli occhi di coloro che, dal primo momento, hanno partecipato alla vita del meetup, sin da prima della campagna elettorale del 2013.

Quali analogie, vi chiederete ?

Considerate che a Ragusa erano già emerse similitudini e analogie con Gela.

Erano state rilevate, inascoltate, parecchio tempo prima che lo stesso sindaco di Gela venisse eletto.

Prima fra tutte la rimozione dei tre assessori Conti, Di Martino e Brafa, scelti tramite selezione e bando pubblico, tramite assemblee pubbliche e sulla base di specifici curriculum. Decisioni condivise con i cittadini; assessori che, scelti con competenze professionali nei vari settori amministrativi, furono defenestrati senza alcun riguardo e valido motivo, tanto che nessun cittadino è mai venuto a conoscenza di tali “ignominiosi accadimenti”.

Sostituiti dal sindaco con scelte personalistiche, senza alcun riferimento a competenze professionali, mettendo da parte tutto quanto si era detto in campagna elettorale in termini di partecipazione, trasparenza, competenza, coerenza, per come da programma Movimento 5 Stelle.

Allo stesso modo si operò, con la solita disinvoltura, quando furono costituite alleanze con altre forze politiche come “Partecipiamo” attribuendole assessorati e presidenze varie, senza che ve ne fosse alcun bisogno. In consiglio si disponeva e si dispone di adeguata e schiacciante maggioranza.

Patti pre elettorali .. alcuni affermano …

Per non parlare del bilancio partecipato, delle concessioni per ricerche petrolifere, della riduzione istituzionale del 30% del gettone di presenza di tutti i consiglieri comunali e non solo M5S, delle indennità di sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale (era erano punti del programma elettorale).

In relazione a questo ultimo tema si è preferito ricorrere ad elargizioni e riduzioni da parte delle singole figure istituzionali del M5S, lasciate tra l’altro alla discrezionalità e disponibilità di ogni singolo.

Oggi non tutti si sono ridotti del 30% le indennità. Lo dimostra la non pubblicazione di estratto conto che provi la reale decurtazione.

 

Infine il quarto assessore Stefania Campo recentemente costretta a dimettersi  sulla base di accuse pubblicate da organi di stampa, accuse rivelatisi infondate, come emerso  dai  risultati delle diverse riunioni della Commissione Trasparenza. Corre obbligo ricordare che una petizione pubblica chiede al Sindaco a richiamare la Campo in giunta. Ad oggi nulla di fatto.

Vi chiederete se ci sono “vere differenze” tra Ragusa e Gela ?

Il sindaco del comune di Ragusa vola basso, diluendo nel tempo le sue inosservanze, per non dare troppo nell’occhio, mentre quello del comune di  Gela ha bruciato le tappe.

A Gela consiglieri e assessori del Movimento hanno avuto il coraggio di ribellarsi alle decisioni unilaterali del sindaco; a Ragusa una gran parte dei consiglieri, nonostante siano in totale disaccordo con quanto fatto dal sindaco, continuano a “reggere il moccolo”.

Infine corre obbligo precisare che gli ex assessori Di Martino e Brafa, coerenti con lo spirito di servizio che contraddistingue il vero attivista 5 stelle e dopo opera meritoria, hanno ceduto il passo, a seguito  dimissioni chieste esplicitamente dal sindaco, senza giustificato motivo, nella speranza che venissero sostituiti da altre professionalità ancora più capaci; mentre a Conti, nonostante il rilevante contributo fornito, è stata ritirata la delega, stranamente,  nel momento in cui stava facendo ordine nel settore appalti dei rifiuti, intaccando interessi pregressi e già consolidati.

NULLA DI TUTTO CIO’ !!

Furono sostituiti per finalità esclusivamente politiche e clientelari, tipiche della vecchia politica che spesso e sempre tutti condanniamo.

Il loro lavoro stava oscurando l’incapacità di altri, compreso quella del sindaco stesso.

Lo dimostrano i dietrofront che sono sotto gli occhi di tutti ed in merito ai quali, ad oggi, “LO STAFF” non ha proferito parola nonostante abbia acquisito consapevolezza e coscienza.

Vogliamo ancora una volta stare ai fatti elencando alcuni esempi.

Concessioni per le trivellazioni petrolifere …. Nuti e Di Maio, in quel periodo a Ragusa, avevano garantito supporto legale per fronteggiare i petrolieri … invece il sindaco cosa fa: concede le concessioni.

Ancora: avanti con le costruzione di alberghi in verde agricolo !

Ancora: i piani PEEP – Piani di edilizia economica e popolare (settore di Di Martino). Egli li stava per bloccare al fine di garantire il consumo zero del territorio; tali provvedimenti, a causa della sua estromissione, non furono posti in essere. Oggi si continua a garantire gli interessi dei costruttori, che hanno devastato il nostro territorio con una edificazione selvaggia. Gli si permette ancora di costruire nonostante i dati dicano che non ce ne sia alcuna necessità.

Ancora: mancate demolizioni di case abusive lungo il litorale ibleo nonostante intimazione e decreto ricevuto dalla Regione !

Ci fermiamo qui e affermiamo che i tempi sono maturi affinché Piccitto venga sospeso dal Movimento 5 Stelle e la sua posizione esaminata.

Sospeso per mancato rispetto dei principi cardini del Movimento medesimo e mancato rispetto del programma elettorale.

Due pesi e due misure ? Speriamo proprio di no !

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it