DIFENDERE MEDIAZIONE LINGUISTICA. INSIEME AL CONSORZIO DI APRE UN FRONTE VERTENZIALE

In difesa della Facoltà di Lingue, o meglio Mediazione linguistica, scendono in campo i segretari generali di CGIL, Giovanni Avola, di CISL,Enzo Romeo e della Uil di Ragusa, Giorgio Bandiera.

Del primo anno accademico 2012/2013 della Facoltà non c’è traccia nel manifesto provvisorio degli studi dell’Università di Catania. Questo potrebbe significare il rischio di una soppressione.

I tre segretari generali hanno partecipato, stamani, alla riunione con il Cda del Consorzio Universitario Ibleo, presieduto da Enzo Di Raimondo condividendo il senso della protesta e della vertenza che si è aperta su questo fronte. Domani, infatti, i dirigenti sindacali parteciperanno ad una riunione, fissata alle ore 17.00 nella sede del Rettorato in Piazza Università a Catania, con il Rettore Recca al quale  sarà chiesto: il reinserimento di Mediazione linguistica nel manifesto programmatico del prossimo anno accademico e quindi che la presenza della facoltà venga confermata e la richiesta e che  a far data dall’anno accademico 2013/2014 si istituisca il  quarto polo universitario siciliano.

Questa prospettiva sarà parte integrante dell’agenda dei lavori dell’incontro che il Ministro della Pubblica  Istruzione, Francesco Profumo, terrà a Catania sabato 23 giugno p.v.  

“Chiediamo, sul fronte locale , commentano Avola, Romeo e Bandiera, che sia la provincia Regionale di Ragusa che il Comune di Ragusa confermino  l’impegno di  tre milioni di euro per coprire il debito accumulato con l’Università comprese le prossime rate in scadenza. Ma bisogna comprendere che sul ritardo gli enti non hanno responsabilità alcuna in quanto ciò è legato ai ritardi dei trasferimenti dei ratei di Stato e Regione.

Il Rettore Recca non potrà sicuramente  ridurre il tutto ad un calcolo ragioneristico a spese della domanda di cultura e di formazione di questo territorio ma deve tenere conto delle legittime aspettative non solo della  vasta area del Sud Est siciliano ma di quello  di migliaia di studenti, e delle loro famiglie, che intendono avvalersi di questo percorso formativo.”

 

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