DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO DEL PD DI VITTORIA

Alcuni giorni fa sono intervenuto a proposito dell’atteggiamento di ostilità che le forze d’opposizione hanno assunto da tempo in Consiglio comunale. Mi riferisco alla loro idea di partecipazione al civico consesso. In quelle dichiarazioni, il sottoscritto aveva posto al centro dell’attenzione, precipuamente, alcuni comportamenti irrituali nei confronti della figura istituzionale del segretario comunale.

Da qui l’opposizione, mistificando le mie affermazioni, ha pensato bene di strumentalizzare le mie dichiarazioni, facendo appunto intendere una mia presunta mancanza di rispetto verso il Consiglio comunale e le prerogative intrinseche di consesso elettivo che lo caratterizzano.

 

Cionondimeno, il Consiglio comunale è composto da persone che, per quanto nell’esercizio del loro mandato, non si possono ritenere immuni da critiche, specie se di natura prettamente politica. Dunque, il sottoscritto, in quanto segretario di partito, ha esercitato la propria libertà di pensiero e di espressione.

 

Il fatto, poi, che nell’ultima seduta del Consiglio si sia determinato l’abolizione del gettone di presenza è una scelta democratica e presa in autonomia dal consesso medesimo.

 

Certo, si tratta di una scelta che fa presupporre per il futuro scenari di antipolitica e di crisi di partecipazione alla politica stessa. Dal canto mio, non ho mai affermato che la partecipazione alla cosa pubblica non debba prevedere un’indennità. Ho sostenuto, piuttosto, che questa debba essere commisurata all’effettiva partecipazione ai lavori consiliari.

Oltretutto, l’emendamento che oggi viene sbandierato come la soluzione alle critiche sollevate dalle mie dichiarazioni, non è altro che un ripiego, per certi versi demagogico, al quale, tuttavia, il gruppo consiliare del PD, nella sua stragrande maggioranza, ha inteso dare la propria approvazione. Proprio per sostenere che su questi temi non ci può essere distinzione. E che nessuno è attaccato a gettoni o prebende. Anche perché il Comune di Vittoria è uno degli enti più virtuosi in Sicilia. Per queste ragioni, è assurdo attaccare e screditare la figura del segretario del Partito Democratico di Vittoria.

Coloro i quali si sono sentiti offesi dalle mie parole avrebbero avuto tutto il tempo per rispondere legittimamente, nella tradizione della dialettica politica, nei giorni successivi. Invece, hanno preferito tacere nell’immediato, tenendo un agguato dalle connotazioni populiste in Consiglio comunale. Cosa hanno pensato di fare? Forse hanno sperato di ricavarne uno strumento per la loro campagna elettorale permanente?

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