DI NATALE: HO INCONTRATO UNA CITTÀ PRONTA A SCELTE NUOVE

Ho visto la città che lavora con serietà e in silenzio, che fatica, che soffre, che si sente offesa e tradita dalla quasi totalità dei suoi rappresentanti nelle istituzioni e che non è più disposta a rinnovare deleghe così vistosamente disattese.

Una città che ha preso coscienza della necessità di scelte totalmente nuove. Nuove non negli slogan o – non solo – nelle facce. Nuove nello spirito di servizio alla comunità, nuove nella certezza e nella riconoscibilità del profilo dei candidati, nuove nella chiarezza e nella coerenza delle forze politiche, nuove nel rifiuto radicale di tutte le forze politiche le quali, anche sotto altri nomi, siano state responsabili della condizione gravissima in cui l’hanno ridotta ed hanno ridotto la Sicilia e l’Italia.

Tanti interventi spontanei, testimonianze anche toccanti hanno ridato voce a questa città sommersa che ha deciso di uscire allo scoperto, di vincere la rassegnazione, di svegliarsi e di ribellarsi, di prendere il futuro nelle proprie mani e di aprire una grande stagione di protagonismo collettivo, di partecipazione civica, di rinascita morale, di recupero dell’idea e della necessità che le energie migliori, le figure  limpide ed esemplari di garanzia morale e dedizione al servizio alla comunità, debbono impegnarsi direttamente nella vita pubblica.

Questa città ha trovato nel Progetto LiberaSicilia di Claudio Fava e Giovanna Marano e nella mia candidatura un riferimento certo nelle elezioni regionali del 28 ottobre, solo un punto di partenza in un percorso più lungo che dovrà attraversare e affrontare anche le consultazioni successive – le Amministrative e le Legislative del 2013, le Europee dell’anno successivo – nelle quali questo cambiamento radicale, questa svolta sono ugualmente, e forse ancora di più, decisivi e irrinunciabili.

Buona parte dell’incontro è stata dedicata ai programmi di LiberaSicilia e alle azioni concrete per rendere possibile tutto ciò. Sono state illustrate e discusse in un vero e salutare confronto sia le politiche regionali di prime cure per bloccare le tendenze in atto e invertire la rotta, sia i progetti di lungo respiro, che le applicazioni concrete di tali programmi al territorio ibleo e alle nostre città.

 

 

 

 

 

 

 

 

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