È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
DE PROFUNDIS DI UN FESTIVAL
13 Ott 2012 15:25
18 anni, Ibla Buskers compie la maggiore età. Un traguardo importante che ci obbliga a fare bilanci e riflessioni che abbiamo deciso di condividere pubblicamente.
Siamo partiti con una idea semplice, trovare attraverso l’arte di strada un modo per rilanciare il preziosissimo tessuto urbano del centro storico di Ragusa Ibla. Un’idea che nel 1995 sembrava ai molti strampalata. Il quartiere di Ibla era una periferia, Piazza Pola faceva da capolinea per gli autobus urbani, Piazza Duomo era un’enorme parcheggio.
Questa idea ha subito avuto un impatto positivo. Un riscontro evidente che è cresciuto con la seconda edizione nel 1996. Da quel momento è cominciato un continuo, lento ma inesorabile abbattimento dei fondi a disposizione del festival, e al contempo abbiamo visto nascere una sottile e diffusa ostilità.
Il contesto, di Sciasciana memoria, cominciava a manifestare la sua contrarietà. Non un contrasto frontale, non conveniva, troppo forte l’impatto e l’interesse suscitato dall’evento. Meglio l’ ostracismo strisciante….
Parimenti alla crescita qualitativa dell’offerta artistica che siamo riusciti comunque a garantire ed al crescente richiamo della manifestazione che si è andata negli anni affermando a livello internazionale, è corrisposta una progressiva riduzione del sostegno economico unito ad una mancanza di collaborazione disarmante. Abbiamo resistito, forse l’incoscienza della minore età ci ha portato ad accettare la sfida, convinti che il successo dell’evento, il ritorno di immagine, la ricchezza e le ricadute economiche che ha avuto e continua ad avere sul territorio, avrebbero vinto le resistenze che erroneamente abbiamo considerato culturali e come una forma di difesa verso una cosa nuova ed un po’ particolare.
Più di 400 compagnie in 18 anni, non un evento di nicchia ma una festa veramente popolare e gratuita per il foltissimo pubblico che ci ha seguito sin dall’inizio non è servito a mutare questa perversa tendenza. Persino alcuni operatori commerciali, che hanno avuto vantaggi diretti ed immediati dal festival hanno assunto atteggiamenti di distacco.
Ora, davanti alla riflessione imposta dalla raggiunta maggiore età, siamo costretti a ricrederci.
Nonostante anche l’edizione di quest’anno abbia raggiunto picchi di attrazione turistica notevoli, che vede alberghi, anche di grande capienza e distribuiti su tutto il territorio, registrare il tutto esaurito, il clima e il contesto di riferimento si è ancor di più deteriorato. Problemi, difficoltà, ristrettezze economiche, complicazioni, neanche fosse il primo anno.
A questo punto essendo Ibla Buskers un evento complesso da realizzare e prendendo atto consapevolmente che le difficoltà vengono alimentate dal contesto, non ci resta altro che costatare che perseverare nel nostro tentativo è diventato certamente controproducente.
Ed è con grande tristezza e profondo rammarico che dobbiamo annunciare ai tanti affettuosi amici del festival, ai tantissimi e leali amici artisti, e a quanti ci hanno sostenuto in questi anni che siamo giunti all’ultimo spettacolo!
Ci dispiace doverlo comunicare a festival in corso, ci rendiamo conto che un po’ d’amarezza possa turbare quanti lealmente ci hanno seguito, ma siamo consci che solo ora possiamo comunicare diffusamente questa scelta per noi dolorosa. Ce ne scusiamo con quanti hanno mostrato affetto per Ibla Buskers, ma proprio per il buon nome della manifestazione non siamo disposti ad una lenta agonia, ad un soffocamento continuo ma preferiamo noi stessi togliere il disturbo.
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