Un nuovo gruppo sanguigno umano, mai documentato prima, è stato identificato in una paziente originaria della Guadalupa. La scoperta, definita «straordinaria» dagli esperti, è stata annunciata dall’Istituto Francese del Sangue (EFS) e ufficializzata nel giugno scorso a Milano, dalla Società Internazionale di Trasfusione di Sangue (ISBT). Il nuovo gruppo, denominato “Gwada negativo”, è attualmente l’unico […]
Dalla lotta al Covid al rischio chiusura: il paradosso del reparto malattie infettive di Ragusa
10 Giu 2025 11:17
La sanità ragusana torna al centro del dibattito politico e cittadino. Al centro della questione, il possibile accorpamento del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa con quello di Modica. Un’ipotesi che, sebbene ancora in fase di studio, ha già sollevato allarmi e reazioni accese. Secondo quanto confermato dall’Asp di Ragusa, è attualmente in corso un tavolo tecnico per valutare nuove soluzioni organizzative, dettate dalla grave carenza di medici specialisti, una criticità che affligge l’intero sistema sanitario nazionale, e in particolare alcune discipline come Malattie Infettive. L’ipotesi più concreta al momento sarebbe quella di mantenere a Ragusa day hospital e ambulatorio, mentre i ricoveri verrebbero spostati a Modica. Si tratterebbe quindi di un accorpamento funzionale, che mira ad assicurare la continuità assistenziale pur con risorse limitate.
Cosa significa tutto questo per cittadini e medici?
Il reparto di malattie infettive dell’ospedale di Ragusa ha un ruolo essenziale nella prevenzione della diagnosi precoce, nella terapia e nella sorveglianza di numerose malattie infettive. Si tratta infatti di patologie che colpiscono organi delicatissimi quali fegato, polmoni e cuore. La decisione di un possibile accorpamento viene vista da molti come la volontà di indebolire lo staff medico, una strategia che punta a ridurre una struttura di eccellenza riconosciuta in ambulatorio con annesso servizio di day hospital. Lo sconcerto negli ambienti sanitari, è unanime: molti medici, infatti, potrebbero ritrovarsi nelle condizioni di dover fare “la spola” tra Modica e Ragusa. I cittadini con patologie non curabili in day hospital sarebbero costretti a spostarsi presso l’ospedale Maggiore-Baglieri di Modica per essere ricoverati. Tra l’altro, durante l’emergenza Covid, il reparto di Malattie Infettive di Ragusa si è dimostrato un centro d’eccellenza e di riferimento per tutta la provincia. Accorpare quel reparto, inevitabilmente, significa colpire il diritto alla salute dei cittadini e allontanare i pazienti dal loro territorio di riferimento, con conseguente aumento dei disagi.
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