Posti letto già quasi tutti esauriti al Covid Hospital ragusano. Uno solo in malattie infettive

La domanda sorge spontanea: che cosa si è fatto in questi mesi, da marzo ad oggi, per gli ospedali, in particolare per i Covid Hospital in Sicilia? Perché se è vero che a marzo potevamo essere impreparati all’emergenza Coronavirus, che ci ha investiti come un treno in corsa, a ottobre non dovremmo esserlo. Non è giustificabile esserlo. Un discorso che dovrebbe valere per tutti i settori della nostra comunità. In primis, scuola e sanità. E se per la scuola si ci è fatti trovare palesemente impreparati, con banchi che ancora devono arrivare e ricerca all’ultimo momento di strutture capaci di ospitare altre classi per consentire il distanziamento sociale, per la sanità, forse, è andata anche peggio.

Parliamo naturalmente della provincia di Ragusa. La direzione strategica dell’Asp ha certamente affrontato la pandemia, per certi versi, in modo esemplare: rassicurazioni ai cittadini, regole chiare. Qualche problema c’è stato coi tamponi: alcuni utenti, infatti, hanno lamentato una certa lentezza nell’effettuare questo importantissimo esame diagnostico e molti hanno lamentato code interminabili per l’accesso. Ma era nell’ordine naturale delle cose, data la grande mole di lavoro e di tamponi da processare.

Ma com’è la situazione, al momento, per quanto riguarda i posti letto nel nostro Covid Hospital, il Maria Paternò Arezzo di Ragusa? Siamo venuti a conoscenza di un fatto che ci ha lasciati decisamente perplessi: sono 15 i posti letto malattie infettive e di questi, 14 sono già occupati. Vi è dunque, a disposizione, un solo posto letto in malattie infettive. Una situazione simile anche per quanto riguarda la terapia intensiva. 3 i posti disponibili e  2 sono già occupati. Ne resta libero 1. (Questo numero ci è stato fornito dall’Asp, ma abbiamo appreso che in nottata sono state ricoveratte altre due persone e che quindi, al momento, risulterebbero 4 i posti occupati su 5).

La conclusione è evidente: siamo già pieni. E altrettanto scontata è la domanda: perché non si è fatto qualcosa nei mesi precedenti, quelli estivi, in cui la situazione Covid era meno preoccupante e urgente?
Abbiamo appreso che potenzialmente i posti in malattie infettive potrebbero diventare anche 30: ma al momento, vi sono dei lavori strutturali in itinere ed è quindi logico pensare che prima di un certo periodo di tempo, quantomeno alcuni mesi, non sia possibile aumentare i posti letto nel reparto. Queste domande, oltre a rivolgerle all’Asp Ragusana, le vogliamo indirizzare soprattutto alla Regione siciliana, competente in materia per quanto riguarda il delicatissimo ramo della sanità.

E se, speriamo mai, l’emergenza in provincia di Ragusa dovesse diventare più onerosa? Al momento, i pazienti potrebbero essere solo trasferiti, una volta che quei pochi posti ancora a disposizione saranno occupati.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it