CRISI AGRICOLA, CONTINUA LO SCIOPERO DELLA FAME

Il settore agricolo è al collasso; i produttori sono spettatori inermi di una crisi che non permette altro che gesti estremi. Ed estrema si configura la strada intrapresa dai produttori agricoli, che hanno messo al bando le urla, i megafoni, gli slogan, gli striscioni e qualsiasi altra forma di protesta, ricorrendo,invece, allo sciopero della fame.

Tonino Messinese, Gaetano Malannino, Maurizio Ciacullia, incuranti dei rischi per la propria salute, manifestano il loro disagio da cinque giorni sotto una tenda in piazza Calvario. Il loro gesto non può che raccogliere la solidarietà e la vicinanza dei consiglieri Comunali Giovanni Moscato e Andrea Nicosia, i quali sottolineano la necessità di “ridisegnare la politica agraria”, fiore all’occhiello di Vittoria.

“Il grido d’allarme lanciato dai nostri produttori e dall’intero tessuto sociale non può rimanere inascoltato”.

“Purtroppo”- continuano Moscato e Nicosi – “ sempre più spesso i governi sono stati forieri di aiuti alle banche e ai grandi potentati dimenticandosi delle fasce più deboli come quella degli agricoltori”.

“Riteniamo inaccettabile che la G.D.O., che ormai la fa da padrone, crei profitto per sé affamando i produttori ed i consumatori. È arrivato il momento che le istituzioni scendano in campo, anche attraverso una forte azione di contrasto alla politica agricola comunitaria, così come oggi strutturata”.

“Occorre ridiscutere l’accordo euro-marocchino”- concludono Moscato e Nicosia- “ma soprattutto ridisegnare la politica agraria al fine di rendere più equa la distribuzione del profitto oggi del tutto a favore della grande potenza economica della G.D.O.”

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