COSENTINI ALLO SPRINT FINALE

Dopo la definizione dell’accordo politico con Ciccio Barone, e la sua Lista ‘Idee per Ragusa’, e dopo aver ricevuto l’appoggio con l’indicazione di voto incondizionata anche dal PDL ragusano, il candidato Sindaco Giovanni Cosentini ha organizzato un incontro con le forze della coalizione che lo sostiene  finalizzato a fornire gli ultimi suggerimenti per l’impegno finale che deve portare al successo nel ballottaggio di domenica e lunedì prossimi, 23 e 24 giugno.

La riunione, svoltasi nel salone del Mediterraneo Palace, ha visto la partecipazione degli esponenti di spicco dei vari partiti e movimenti della coalizione oltre ad un numeroso stuolo di sostenitori che non hanno voluto mancare all’importante appuntamento. Erano presenti i vertici del Partito Democratico con il segretario Peppe Calabrese, dell’Udc con Sonia Migliore, di Territorio con il Presidente Michele Sbezzi, i coordinatori del Megafono di Crocetta, Cesare Sorbo e Aldo Bertolone, della Lista ‘Ragusa per Domani’, Vincenzo Castilletti e la new entry della coalizione, Ciccio Barone, neo assessore designato, che completava la rosa dei componenti la giunta Cosentini, presente in sala con Maria Gabriella Di Quattro, Isabella Giusto, Antonio Aggius Vella, oltre ai già citati Migliore e Calabrese. A fare gli onori di casa, assieme al candidato l’on.le Nello Dipasquale che ha avuto il piacere di accogliere, come illustre ospite della serata, l’on.le Giorgio Chessari.

L’incontro è stato aperto con l’intervento del Presidente di Territorio, avv. Michele Sbezzi, a cui hanno fatto seguito quelli di Sonia Migliore, di Vincenzo Castilletti, e di Cesare Sorbo: all’unisono hanno voluto porgere un sentito ringraziamento a tutti i componenti delle liste rappresentate per l’impegno sostenuto al primo turno, dicendosi certi che lo stesso sarà intensificato negli ultimi giorni di campagna elettorale a sostegno di Giovanni Cosentini. Nessuno considera eludibili le difficoltà insite nel ballottaggio, ma tutti sono concordi per un risultato finale favorito dal gioco di squadra che vede le diverse componenti impegnate nell’unico obiettivo di assicurare una amministrazione efficace e valida alla città.

Peppe Calabrese ha ringraziato per il lavoro eccellente fin qui svolto, ha richiesto un impegno ancora corale per la parte finale della contesa, quella più delicata e importante che vede in gioco le strategie di una classe dirigente responsabile, mirate al bene comune  e della città. Ha detto di ritenere ormai inalienabile un patrimonio di relazioni e di contatti proficui fra Ragusa e Palermo, di cui è protagonista Nello Di Pasquale in diretto e stretto collegamento con il Presidente della Regione Rosario Crocetta, ritenendo impensabile che con la squadra a disposizione si possa lasciare la città in mano agli avversari politici.

Tra le sue parole Peppe Calabrese ha fatto trapelare la concreta possibilità di avere a Ragusa il Presidente della Regione, per la chiusura della campagna elettorale, addirittura accompagnato dal neo Sindaco di Catania Enzo Bianco.

E’ stata poi la volta di Ciccio Barone che ha inteso rinnovare l’impegno suo e della sua componente per un sostegno che vuole sgombrare ogni illazione sui contrasti avuti durante la campagna per il primo turno, contrasti determinati dall’avere intrapreso percorsi e programmi diversi che hanno ritrovato ora ampia condivisione anche alla luce della collaborazione che, per anni, era stata uno degli assi importanti della amministrazione della città.

Nello Di Pasquale ha voluto rimarcare il significato dei risultati del primo turno, evidenziando come Cosentini abbia superato il secondo dei contendenti con un numero doppio di voti, performance finora sconosciuta ai candidati per la sindacatura della nostra città, dicendosi inoltre ampiamente soddisfatto della meta di quasi novemila consensi ottenuti.

Ha inoltre rilevato come le difficoltà della coalizione di centro destra abbiano consentito all’altro candidato al ballottaggio di raggiungere un risultato per molti alquanto inaspettato.

Dopo aver plaudito al ristabilito rapporto con Ciccio Barone, in nome della buona politica che vuole significare rispetto e condivisione dei programmi, ha voluto ricordare i politici e i Sindaci che hanno fatto grande Ragusa,  citando Enrico Giummarra per arrivare a Mimmo Arezzo, passando per gli ex sindaci presenti in sala, Lorenzo Migliore e appunto Giorgio Chessari. Il suo è stato un inno alla buona politica, di cui gli uomini citati sono stati sempre fautori, con risultati di eccellenza che hanno fatto di Ragusa una perla incastonata nel mirabile contesto siciliano. I ragusani possono essere orgogliosi di quanto queste personalità hanno lasciato alla città in termini di attenta ed efficace amministrazione, con una eredità di prestigio ed elevata considerazione che permette ad ogni cittadino di potersi vantare delle scelte operate nella selezione dei migliori elementi chiamati al Governo della res publica.

In chiusura del suo intervento l’on.le Di Pasquale ha rimandato al mittente le sterili accuse di cattiva amministrazione, a suo dire fomentate da avversari che gridano e fanno confusione per darsi coraggio, ricorrendo alla menzogna e all’insulto per sopperire alla latente carenza di progettualità che li rende incapaci di gestire serenamente una competizione che dovrebbe tranquillizzare l’elettore invece di affollargli la mente con inutili tensioni e toni esasperati, un elettorato che vuole essere governato senza qualunquismo, in nome della ricerca del massimo risultato.

Dopo quello di Di Pasquale, è seguito un altro qualificato intervento, quello dell’onorevole Giorgio Chessari, che, forse, da tempo non interveniva direttamente in pubblico per una campagna elettorale, per questo, contributo il suo, molto atteso e seguito attentamente.

Da politico consumato, Giorgio Chessari ha attirato subito l’attenzione sull’aggregazione di uno schieramento composito che non nasce per mere esigenze elettorali, ma si sviluppa sui prodromi di precedenti tentativi che erano stati finalizzati ad assicurare un governo forte alla città. Ha ricordato l’esperienza di Città Nuova, in cui si erano ritrovati anche repubblicani e socialdemocratici assieme alle forze di sinistra per dare un futuro prospero alla città, ha riportato alla mente anche l’esperienza dell’amministrazione Solarino. Oggi, per Giorgio Chessari, si fa tesoro di quelle esperienze, adattandole alla situazione politica attuale. Con il tono elegantemente sarcastico che lo ha sempre contraddistinto, ha voluto allentare i toni grigi della politica con la battuta che, certo, avrebbe preferito, per l’operazione in questione, un candidato del Partito Democratico, facendo seguire subito una netta presa di distanza da ogni possibile personalismo, fonte di grave inquinamento dello spirito della politica vera.

Ha auspicato, per il futuro, le questioni ideologiche e personali messe in secondo piano rispetto a una politica che deve pensare solo a risolvere i problemi della città, con una battaglia costante contro la povertà, con un confronto continuo con i problemi della gente comune.

Sulla scia di un sentito applauso spontaneo, sentito per le tematiche accennate, Chessari ha poi plaudito alla politica dei cantieri di lavoro, propugnata, proprio in questi giorni, dal Presidente Crocetta, mostrando l’unità di intenti che accomuna la città ai vertici regionali, auspicando nel contempo la difesa dei poteri e delle prerogative del Consiglio Comunale di fronte ai tentativi di esproprio delle competenze da parte della politica regionale.

Un discorso qualificato che ha reso difficile l’intervento di chiusura di Giovanni Cosentini, per sua stessa ammissione.

Il suo è stato un discorso di ringraziamento per il lavoro svolto da parte di tutti, dirigenti, candidati consiglieri, collaboratori, amici e sostenitori, che ha visto impegnati senza soluzione di continuità.

Ha ricordato i momenti emozionanti della prima parte della contesa, quelli vissuti unitamente ai tanti candidati che si sono ritrovati, alla fine, pochi vincitori, molti non eletti, ancora coesi nel sostegno alla sua candidatura. Ha voluto rimarcare l’importanza del ritrovato rapporto con Ciccio Barone, che rappresenta uno spaccato dell’elettorato della città, e portatore di indiscusse qualità di competente amministratore che ha voluto chiamare ‘amministratore per definizione’.

La consapevolezza del lavoro svolto per la città lo rende insensibile alle diverse tipologie di critiche con le quali lo vogliono gratificare gli avversari, più intenti al tentativo di denigrare, forse incapaci di affrontare tematiche squisitamente politiche.

Cosentini si è detto infine fiducioso nel successo finale che vede a portata di mano grazie a quanto realizzato per la città e i suoi abitanti, forte di una squadra assessoriale composta non attraverso una ricerca di personale ma scelta sulla base di consolidate e comprovate competenze che costituiranno il valore aggiunto di una amministrazione che raccoglie le eccellenze politiche.

E nell’ottica del raggiungimento del risultato finale, si è ripromesso di dedicare particolare attenzione alla informazione verso quella parte, notevole, di elettori che, certo sbagliando in buona fede, hanno considerato per valido il voto di trascinamento, omettendo di segnare il nome del candidato sindaco, dicendosi certo che, nel turno di ballottaggio, tutto sarà più semplice, bastando il segno sul nome di Giovanni Cosentini.

 

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