Conto choc a Roma: due turisti giapponesi pagano 430 euro due piatti di pasta

Due piatti di spaghetti al cartoccio di pesce e una bottiglia d’acqua, per un totale di 349 euro e 80 di mancia: non è uno scherzo ma il conto che due turiste giapponesi hanno pagato in un ristorante nel centro di Roma. Il caso è diventato virale e ha scatenato le polemiche delle associazioni di categoria, che condannano il comportamento ai danni delle due turiste.

Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti, definisce il fatto “molto grave. Per tutta la categoria degli esercenti si tratta di un grande danno d’immagine – dice -, poiché gran parte dei ristoratori romani lavorano quotidianamente per mantenere alti gli standard qualitativi e normativi di prodotti e servizi. Come Fiepet-Confesercenti chiediamo da una parte l’intervento dei Carabinieri e della polizia turistica di Roma Capitale, dall’altra la possibilità di prevedere una sanzione elevata insieme alla sospensione della licenza nei confronti di quegli esercenti che si prendono gioco della clientela”.

I ristoratori si difendono, dichiarando al Messaggero che i prezzi del ristorante sono esposti e inoltre lievitano se agli spaghetti si abbina del pesce fresco. Riguardo alla mancia, il personale riferisce che la richiesta è del 10 o 20 per cento del conto ma è una scelta libera del cliente. Anche calcolando la mancia come suggerito dal ristorante, però, i conti non tornano.

Fonte: Live Sicilia

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