CONTINUA AD ISPICA LA PROTESTA DELLA FAMIGLIA MILANA

Dopo una breve interruzione, è ripresa ancor più forte la protesta della famiglia Milana che chiede all’amministrazione comunale di Ispica il riconoscimento dei propri diritti. La questione ha radici profonde e risale al 2010, anno in cui sono iniziati i lavori di rifacimento dell’attuale Piazza Unità d’Italia, dove i Milana esercitavano attività di ristorazione in un chiosco pubblico concesso loro dal Comune. La piazza è stata totalmente ricostruita, il vecchio chiosco abbattuto e costruito uno nuovo, e oggi i Milana chiedono di poter ottenere la gestione del nuovo chiosco come da accordi, stando alle loro dichiarazioni, presi con il sindaco Piero Rustico, che avrebbe garantito loro di tornare a lavorare nel chiosco di Piazza dell’Unità d’Italia. Il sindaco, dalla sua, nega di aver stipulato i suddetti accordi con i Milana e anzi, con una delibera votata dalla giunta, ha stabilito l’assegnazione del nuovo chiosco con bando pubblico, come previsto dalla legge e nel rispetto della collettività. Non vedendo riconosciuto ciò che per loro rappresenta un diritto, la famiglia Milana da oltre una settimana ha intrapreso lo sciopero della fame, interrotto solo per un giorno in attesa di un intervento del Prefetto Vardè che si era ripromesso di intercedere presso il sindaco Rustico. Visto l’esito nullo dell’intervento del prefetto, i Milana hanno ripreso a scioperare, appoggiati nella loro causa da buona parte di cittadini e associazioni locali e limitrofe. A sostegno della famiglia è stata organizzata per giovedì 23 ottobre alle ore 9:00 e alle 16:00 una manifestazione con un corteo che da Piazza Unità d’Italia giungerà fino a palazzo di città.

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