CONSUMO DI BEVANDE ALCOOLICHE UN FENOMENO SOCIALE AMPIO E COMPLESSO

Il movimento politico “Ragusa Futuro”, premesso che non intende avallare in alcun modo l’abuso di bevande alcoliche da parte dei giovani e dei meno giovani, ritiene comunque che tale fenomeno, che va inquadrato in un contesto sociale molto più ampio e complesso, non può e non deve essere combattuto a colpi di ordinanze sindacali che resuscitano, solo nei mesi estivi, una sorta di “proibizionismo spartano” che produce effetti negativi solo nei confronti dei ristoratori e di quanti investono il proprio capitale in pubblici esercizi cercando affannosamente di mantenere l’economia locale, e nulla invece produce in termini di educazione giovanile. Infatti, se da un lato condividiamo la sensibilità dell’amministrazione comunale dinanzi al grave fenomeno dell’uso di alcolici soprattutto da parte dei giovani, dall’altro riteniamo che l’utilizzo di deterrenti quali le sanzioni previste dalle ordinanze sindacali, siano inopportune ed improprie per diversi motivi: l’uso degli alcolici è un fenomeno sociale giovanile che va combattuto innescando un processo educativo condotto parallelamente fra le scuole e la promozione di efficaci campagne di sensibilizzazione ed  informazione, ma sempre nel rispetto della libertà individuale; il divieto di somministrare alcolici dalle due di notte in poi risulta dannoso solo per i gestori dei locali, che per altro registrano un forte calo nelle vendite, visto che gran parte della popolazione giovane e meno giovane ha l’abitudine di uscire la sera solo dopo la mezzanotte e quindi, in questo modo, prosegue e dirige le proprie serate presso le località limitrofe ove non vige alcuna ordinanza; se poi abbiniamo anche il divieto di diffondere musica oltre le due di notte, alla limitazione personale di consumare anche solo una birra, non mi pare che si rispettino i parametri di una località marittima che dopo essere stata derubata delle abitudini serene dei ragusani; dopo essere stata derubata delle proprie bellezze naturali e paesaggistiche (vedi lo scempio della bellissima e preziosa scogliera dello Scalo Trapanese) in favore della dotazione del mega porto turistico, e quindi candidata ad essere la “perla del mediterraneo” ; dopo che ci si affanna a farla diventare perno fondamentale del turismo ibleo, adesso bisogna avere il coraggio politico di andare fino in fondo per raccogliere i frutti dello sviluppo economico e occupazionale di un territorio che mira al turismo.  L’appello che facciamo al Prefetto e al Sindaco, in accordo ed in sintonia con le richieste delle associazioni di categoria (balneari, I.S.A. e C.I.C.A.S.) è quello di rivedere le ordinanze sindacali per il restante scorcio di estate (ma il più effervescente) affinché si possa raggiungere una mediazione che sintetizzi le esigenze dei commercianti con quelle dei consumatori e che si possa iniziare da subito una forte campagna di sensibilizzazione contro l’eccessivo consumo di alcool. A nulla serve sanzionare e porre divieti ai ristoratori quando le alternative dei giovani sono “le grandi feste private organizzate” dove l’alcool comprato nei supermercati scorre a fiumi fino all’alba, oppure in alternativa il loro rivolgersi alle vicine località marittime costringendoli per altro ad intasare le strade e ponendoli dinanzi a rischi ben più gravi di incidenti stradali, rispetto a quelli che corrono consumando un paio di birre (magari nei bicchieri di plastica) seduti nel lungomare pedonale e vicino la propria abitazione.

 

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