Confermata bozza DPCM: a Capodanno, niente feste e veglioni, ristoranti chiusi, coprifuoco dalle 22 alle 7

Niente festeggiamenti per Capodanno. Nessun veglione, nessuna cena e no alla gente che saluta l’arrivo del nuovo anno nelle piazze e nelle strade delle città italiane. Magari anche abbracciandosi. Il 2020 finirà così com’è trascorso: in modo mesto, per via della pandemia.  A confermarlo è una bozza del dpcm di Natale, che entrerà in vigore dal 4 dicembre e che dovrebbe essere firmato oggi dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Nella bozza del testo si conferma il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino successivo per tutto il mese di dicembre e fino al 15 gennaio. In più, inoltre, si fa riferimento specifico al Capodanno, con un coprifuoco che andrà dalle 22 alle 7, quindi due ore oltre l’orario previsto per gli altri giorni.

Per la giornata del primo gennaio, così come avverrà anche per il 25 e il 26 dicembre, resta invece il divieto di spostamento tra comuni diversi, sulla base di quanto previsto dal decreto legge approvato ieri sera in Consiglio dei ministri. Divieto che si aggiunge a quello di spostarsi tra Regioni diverse dal 21 dicembre. Sarà permesso, in entrambi i casi, il ritorno alla residenza, al domicilio o all’abitazione.

I ristoranti saranno chiusi la sera del 31 dicembre, ma aperti a pranzo l’1 gennaio. Restano aperti gli alberghi, ma senza la possibilità di organizzare cene o di usufruire del servizio di ristorazione al tavolo la sera del 31 dicembre. Per evitare feste, cene e veglioni, infatti, verrà consentito solamente il servizio in camera. Per lo stesso principio vengono anche sospese le crociere fino al 7 gennaio: non sarà quindi possibile festeggiare il Capodanno con veglioni organizzati sulle navi.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it