È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CON IL CORRIDOIO UNO L’INFRASTRUTTURA ACQUISIRA’ UN PESO SPECIFICO NOTEVOLE
08 Ott 2011 15:00
“Bisogna cominciare a puntare i riflettori in maniera più costante sul porto di Pozzallo. Tra le quattro infrastrutture principali del nostro territorio (le altre tre sono aeroporto di Comiso, autostrada Siracusa-Ragusa-Gela, raddoppio di carreggiata della Ragusa-Catania), è quella che, forse, è stata trascurata di più”. E’ il senso dell’allarme lanciato dal segretario dell’Ust Cisl di Ragusa, Enzo Romeo che spiega le motivazioni di questa preoccupazione.
“Non è stata valutata, è probabile, nella maniera più attenta possibile – aggiunge il segretario – la strategicità del porto che va oltre la provincia stessa. Anche perché si tratta di una serie di valutazioni che occorre fare legando le stesse ad una serie di avvenimenti internazionali. L’ampliamento del canale di Suez, i cui lavori sono già stati avviati nel 2008, determinerà l’ingresso, nel bacino del Mediterraneo, di navi di più ampia portata, con peso superiore alle 240mila tonnellate. E, comunque, farà sì che la Sicilia si trovi al centro di una piattaforma di grande importanza per la crescita dell’area iblea, della Sicilia e, perché no, dell’intero continente europeo. Non dimentichiamo, infatti, che uno degli argomenti all’ordine del giorno del dibattito europeo riguarda proprio il cosiddetto “corridoio 1” che da Berlino arriva sino a Palermo e che nelle due direttrici si vuole estendere rispettivamente sino a Helsinki e sino a Malta”. Pozzallo potrebbe rappresentare una insostituibile porta d’ingresso verso l’Europa. “E non solo per la sua centralità sul Mediterraneo – aggiunge Romeo – ma anche, e soprattutto, per le larghe aree che si estendono nella zona retroportuale e che potrebbero rappresentare il terreno più fertile per specifici insediamenti industriali, compatibilmente con le esigenze dell’ambiente. Non dimentichiamo, infatti, che Pozzallo è uno dei fari della zona costiera ragusana e che fornisce, già di per se stesso, un impulso allo sviluppo non da poco. Tutto ciò farebbe aumentare il peso specifico del corridoio 1. Ecco perché la Cisl chiede che sul porto di Pozzallo possa dirigersi la necessaria attenzione da parte degli enti locali competenti per arrivare a tagliare quei traguardi infrastrutturali a cui ambiamo, nell’area iblea, ormai da decenni”.
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