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Comune Ragusa, Giuseppe Guglielmino: “La mia candidatura, non cercata, ha fatto crollare il castello di supponenza tipica della monarchia”
30 Gen 2018 11:21
Giuseppe Guglielmino, che ieri sera è stato al centro delle votazioni interne del meetup di Ragusa del Movimento 5 Stelle per la candidatura a sindaco (poi l’ha spuntata Antonio Tringali), ha diffuso stamani una lettera aperta che pubblichiamo integralmente. Nel documento si fa riferimento ad una sorta di monarchia che ha finora impedito il libero confronto interno nel movimento.
Questo il testo integrale: “Le fantasiose ricostruzioni giornalistiche che vedrebbero in me un “figuro” che per mera ambizione personale ha provato ad essere un candidato a sindaco di Ragusa tramando contro “il potere costituito” non rispondono assolutamente al vero! Una ricostruzione che definire farlocca (…se non in mala fede per il sol fatto di screditare il mio buon nome ad opera, forse, di quanti non sono riusciti ad imporre il verbo!) è un eufemismo.
La verità vera è che il sacro verbo della democrazia aveva bisogno di un volto e di un nome per potersi affermare, e l’Onorevole Stefania Campo ha pensato al mio, al fine di sottolineare che non esistono sovrani che abdicano ma uomini e donne che discutono, si confrontano e poi, liberamente, votano e decidono.
Io, nel mio piccolo, non avevo, e non ho, alcuna intenzione di propormi a candidato (non ho cercato consensi, non ho cercato condivisioni, amo il mio lavoro, sono soddisfatto della mia vita sociale, familiare e sentimentale) ma sono indubbiamente orgoglioso del fatto che il mio nome (e le mie buone referenze) ha fatto crollare, in un sol colpo, il castello di supponenza ed arroganza tipiche di una monarchia assoluta ed ha contribuito a ristabilire la logica della condivisione e del dialogo fra persone (…e non sudditi).
Tanto era dovuto,
Cordiali saluti
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