È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CHIUSURA DEL CARCERE DI MODICA
27 Giu 2013 14:40
La senatrice del Partito Democratico, Venera Padua, ha presentato, questa mattina, una interpellanza al ministro della Giustizia in cui si chiede la revoca del decreto di soppressione della casa circondariale di Piano del Gesù a Modica. L’interpellanza è stata sostenuta da 44 senatori di vari schieramenti politici. Nella stessa, tra l’altro, Padua chiede se il ministro intenda quantomeno sospendere l’attuazione del provvedimento di chiusura, attualmente prevista per il 30 giugno 2013, per raccogliere quelle informazioni indispensabili per valutare l’effettiva opportunità del provvedimento. Inoltre, la senatrice Padua si chiede se il nuovo ministro non ritenga che le condizioni detentive dignitose e rispettose dell’uomo, garantite nel carcere di Modica, e le opportunità offerte per la rieducazione e l’integrazione nella società civile debbano prevalere sui principi di mera economicità e su operazioni di taglio lineare ed indiscriminato anche di realtà che, invece, costituiscono esempi di eccellenza anche sul piano finanziario e gestionale. “Al di là del sostegno che numerosi senatori hanno garantito alla mia interpellanza – prosegue Padua – posso annunciare che, nei prossimi giorni (la data è in via di definizione), una commissione del Senato sarà in visita al carcere di Modica perché gli stessi senatori abbiamo modo di rendersi conto di persona che quelle che abbiamo descritto in questi giorni, quando abbiamo parlato di una casa famiglia, sono le condizioni reali e sarebbe quindi un danno incalcolabile per il territorio, oltre alle legittime proteste dei familiari degli ospiti della struttura, dovere rinunciare ad una realtà del genere”.
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