Che fine hanno fatto gli stipendi ed i diritti dei netturbini a Scicli?

Continuano a registrarsi inadempienze da parte della Ditta Puccia di Modica  Scicli che ha in appalto il servizio di raccolta rifiuti urbani a Scicli.  La prima fra tutte e quella della mancata assunzione di un lavoratore avente diritto, in malattia fino al 30 aprile c.a., con la ditta cessante CLEAN UP  e che dal 1 maggio c.a. si ritrova iscritto presso l’ufficio di collocamento di Modica nella lista dei disoccupati. Lavoratore che attualmente effettua dei cicli settimanali di chemioterapia (autorizzato dal suo Medico specialista a rientrare al lavoro)  e che doveva essere assunto immediatamente dalla ditta Puccia  G., anche per una questione umana e familiare.

Per non parlare degli altri casi di lavoratori non assunti (in totale n. 4 ). Proprio su queste mancate assunzioni si attende  a breve la decisione del giudice del lavoro.

Forte ritardi vengono inoltre accumulati mese per mese nel pagamento degli stipendi e addirittura pare che  ai lavoratori, a distanza di cinque mesi, non  stati fatti firmare i contratti di lavoro; non gli è stato fatto fare il corso della sicurezza si 16 ore previsto per legge e non gli è stato consegnato il vestiario estivo. E’ così che i lavoratori ogni giorno lavorano sotto il sole cocente a 35 – 40 gradi con i pantaloni e le scarpe invernali; a quasi tutti i lavoratori non gli sono state fatte le visite mediche; consegnate mese per mese le buste paga. Una situazione insostenibile che viene denunciata ancora una volta dalla funzione pubblica Cgil. Ed ancora una volta noi ci chiediamo cosa faccia o abbia intenzione di fare in questa  vicenda  il Consigliere Massimo Puccia che risulta essere il consulente dell’azienda Puccia oltre che figlio del proprietario Giorgio Puccia. In qualità di paladino dei diritti dei cittadini ci chiediamo come faccia a non prendere posizione e non  intervenire nei confronti del padre per arginare questa situazione che a detta della funzione pubblica Cgil si aggrava sempre di più. Il consigliere Puccia piuttosto che concentrarsi solo sulle questioni dei disabili farebbe bene innanzitutto a risolvere i suoi problemi in casa  e successivamente anche quelli politici considerato che si aggiunge anche il fatto che  il Commissario provinciale di Forza Italia, Sen. Giovanni Mauro, contattato dalla nostra redazione ci ha confermato ancora una volta che, nonostante la sua dichiarazione di appartenenza a Forza Italia effettuata al consiglio comunale di Modica, né Puccia né tantomeno la Signora Borgia sono titolati a parlare a nome del partito di Forza Italia o ad usarne la simbologia dato che non lo rappresentano minimamente il partito. Non capita spesso che un partito rifiuti proseliti. Se una persona navigata come il Sen. Mauro ha effettuato questa scelta avrà avuto le sue buone ragioni che pare siano più che sensate.  E a noi  e a voi, cari lettori, ci tocca riflettere per valutare bene e fino in fondo le persone che ci rappresentano nelle istituzioni o che tentano di farlo. Ad maiora.

 

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