È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CATANIA SALVA LE CASE “STORICHE” RAGUSA NO!
09 Ago 2010 18:26
Iniziamo dalle dichiarazioni apparse sabato 7 agosto sulla stampa siciliana rilasciate dal sindaco di Catania Stancanelli dopo il voto del piano casa (legge regionale 6/2010): “ringrazio il consiglio comunale ed in particolare le opposizioni”. Una dichiarazione simile a Ragusa, dopo 4 anni, per bocca del sindaco Di pasquale non è mai avvenuta, anzi vige la regola che tutto ciò che viene proposto dal PD o è strumentale, o è inutile. Comunichiamo che il piano casa ( legge regionale 6/2010) è stato votato anche dal PD, ma volevamo rendere pubbliche alcune riflessioni. L’atto doveva essere votato dal CC entro il 26/7/2010 ed invece per inefficienza amministrativa è stato deliberato dalla Giunta il 28/7/2010 e dal CC il 5/8/2010 quindi fuori termine massimo considerato che dalla data di pubblicazione (26 marzo) sulla gazzetta ufficiale, l’articolo 6 al comma 4 dava un termine massimo di 120 giorni ai CC per escludere o limitare l’applicabilità della norma ad altri immobili rispetto a quelli già previsti. Inoltre all’articolo 6 comma 3 la legge prevede: “L’istanza relativa all’intervento di ampliamento è corredata da quietanza di versamento delle spese di istruttoria, il cui ammontare complessivo e la cui articolazione temporale sono stabiliti da ciascun comune con determina sindacale emanata entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione della presente legge.” Denunciamo che ad oggi non esiste nessuna determina sindacale che stabilisce le spese istruttorie (come dice la legge doveva essere emanata entro 60 giorni dal 26 marzo 2010 quindi entro il 26 maggio). Ma anche se a volte la forma non è sostanza, rimane il fatto che il PD con l’unico emendamento presentato voleva incidere nella sostanza e precisamente chiedeva al CC di escludere dal piano casa oltre i centri storici e le altre zone escluse dall’articolo 11, anche le case di interesse storico culturale segnate nel nuovo prg in rosso al fine di evitarne un danno estetico irreversibile. Come si può immaginare, ogni proposta del PD deve essere bocciata e così è stato aggiungendo anche l’ennesimo parere tecnico artefatto e di conseguenza contrario. Come anticipato il CC di Catania dimostrando un senso di responsabilità maggiore rispetto a Ragusa, ha invece votato un piano casa che già dalla proposta di Giunta escludeva questi particolari immobili. Il PD ancora una volta dimostra come lavora per la tutela e la salvaguardia del territorio, individuando in questi immobili dei potenziali pezzi da valorizzare in futuro sul nostro territorio.
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